Bayer-Monsanto, TTIP-Ceta, glifosato e Ogm: ci stiamo giocando il nostro futuro, nel silenzio assordante di media e istituzioni. In questi giorni stanno succedendo fatti cruciali per il nostro Paese, la nostra sovranità alimentare e gli equilibri dell’economia globale. Ma a quanto pare non interessa a molti… Cercherò in breve di spiegare invece perché la fusione tra Bayer e Monsanto e la firma dei trattati TTIP e Ceta ci riguarda molto da vicino.
1. Bayer acquista Monsanto
I due giganti dei prodotti fitosanitari e delle sementi, si sono fusi in un colosso che non porterà a nulla di buono.
Le due società detengono, infatti, il monopolio di pesticidi e Ogm, in particolare di quelli resistenti all’erbicida Roundup, l’erbicida a base di glifosato, dichiarato probabile cancerogeno dallo IARC ma che comunque ha ottenuto il rinnovo della commercializzazione in Europa da parte della Commissione Europea.
Un rinnovo contro cui si sono scagliati cittadini, associazioni, organizzazioni sanitarie che più di una volta hanno denunciato le conseguenze che queste sostanze hanno sulla salute umana. La letteratura scientifica correla, infatti, l’esposizione a pesticidi a malattie quali Parkinson, Alzheimer, Sla, diabete, infertilità, endometriosi, patologie respiratorie, autoimmuni, renali, cardiache, malformazioni etc.
Guarda caso il rinnovo dell’autorizzazione da parte del Consiglio Europeo è stato ottenuto – anche grazie all’astensione della Germania – proprio mentre la sua azienda di riferimento nel settore confermava l’interesse all’acquisto della Monsanto produttrice dell’erbicida stesso.
2. Monopolio di sementi e pesticidi
Grazie a questa fusione oggi tre compagnie (Bayer-Monsanto, ChemChina-SygentaAG, e DuPont-DowChemical Co) detengono il 70% del mercato dei pesticidi e il 95% dei semi. Sapete cosa significa questo? Monopolio delle sementi, controllo della produzione alimentare e dei prezzi, imposizione di un modello agricolo fondato sull’uso della chimica.
Già nel 2014 Greens European Free Alliance del Parlamento europeo aveva lanciato l’allarme: questa concentrazione ha un impatto negativo sugli agricoltori, l’agro-biodiversità e la sicurezza alimentare. Dal 2000 al 2008 in Europa il prezzo delle sementi è aumentato di circa il 30%. La stessa Fao ha affermato che le varietà di cereali coltivate si stanno uniformando con una perdita del 75% della biodiversità nel ventesimo secolo. Numeri che non potranno che peggiorare: puntando sulla chimica e modificazioni genetiche, avremo a disposizione solo semi di varietà standardizzate, trattate già alla nascita con prodotti chimici, geneticamente modificate e che necessitano sempre più di prodotti chimici per la coltivazione.
Questi tre soggetti si stanno spartendo un mercato da cui dipendono le vite dell’intera popolazione mondiale. Con il benestare di molti governi…
3. Ceta e TTIP
Cosa centrano i trattati di libero scambio in tutto questo? Centrano eccome perché il Glifosato e gli OGM sono elementi chiave del rifiuto del TTIP e del Ceta da parte di molti cittadini europei. Così come lo sono sovranità alimentare e principio di precauzione, concetti che verrebbero spazzati via da questi trattati con buona pace della nostra salute e della nostra economia. A guadagnarci sarebbero solo le grandi multinazionali, prima tra tutte Bayer-Monsanto.
E IL NOSTRO GOVERNO CHE FA?
Ovviamente, ancora una volta, si schiera dalla parte di lobby, banche e Unione Europea contro tutti noi e contro il nostro Paese.
Agricoltura, economia e salute degli italiani hanno solo da perderci. Ma cosa interessa al nostro premier? Assolutamente nulla! Prima vengono gli interessi delle multinazionali, degli Stati Uniti, della Merkel e della banche. E allora ecco: il completo sostegno dell’Italia a favore dei trattati! Ecco, l’appoggio dei rappresentanti del nostro governo in Europa per rinnovare l’autorizzazione al glifosato. Ed ecco anche un bel decreto beffa appena varato per salvare il pesticida e continuare ad avvelenare la popolazione. Ecco il Made in Italy sacrificato sull’altare degli interessi europei (o per meglio dire, degli interessi tedeschi). Ecco che il nostro voto non conta già più nulla… Ecco che, che dopo aver perso la sovranità monetaria, e star perdendo quella parlamentare, presto perderemo anche la sovranità alimentare.