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Il cambiamento climatico è il risultato dell’accumulo di gas serra nell’atmosfera ma è anche il frutto di miliardi di decisioni e comportamenti individuali. E proprio per questo ognuno di noi può fare la differenza. Non è uno slogan ma lo dicono i risultati di un recente studio “The climate mitigation gap: education and government recommendations miss the most effective individual actions”. La ricerca avrebbe individuato una serie di “comportamenti” colpevoli che se “corretti” potrebbero essere fondamentali per ridurre l’impatto delle emissioni annuali prodotte da ogni individuo.

La ricerca parla di 4 azioni in particolare da intraprendere, di cui una con implicazioni etiche non indifferenti: fare meno figli. Secondo lo studio ciò farebbe risparmiare 58,6 tonnellate di CO2 l’anno. «Riconosciamo che queste sono scelte personali – ha dichiarato Kimberley Nicholas, ricercatrice dell’Università di Lund dove è stata condotta la ricerca – ma non possiamo ignorare l’effetto climatico dei nostri stili di vita. Io non ho figli, ma è una scelta a cui sto riflettendo e che discuto con il mio compagno. Ci importa molto del cambiamento climatico e certamente sarà un fattore che prenderemo in considerazione nella nostra decisione, anche se non sarà l’unico».

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Andrebbe poi ridotto drasticamente l’utilizzo dell’auto (facendo risparmiare circa 2,4 tonnellate di CO2 l’anno) ed evitati i voli transatlantici (con un risparmio di 1,6 tonnellate). Secondo gli scienziati, inoltre, passare a un’alimentazione vegetariana ridurrebbe di 0,7 tonnellate le emissioni di CO2 l’anno.

Se vogliamo provare ad avvicinarci ai limiti posti dagli accordi di Parigi e rimanere ben al di sotto dei due gradi di aumento delle temperature è necessario mettere queste riflessioni al centro di un dibattito politico serio. Peccato che le azioni ad alto impatto difficilmente, si legge nella ricerca, si trovano nei programmi di governo e nei manuali scolastici.

In questo video l’iceberg grande quanto la Liguria che si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Larsen C, in Antartide giusto pochi giorni fa.

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