Qui mangiare carne di cane e gatto è come per la maggior parte del mondo mangiare carne di maiale o di mucca. Anzi di più, è una vera e propria tradizione. Tradizione che viene celebrata proprio in questo periodo, con l’inizio dell’estate, nella città di Yulin, nel Guangxi, dove è iniziata la festa della carne di cane. Si stima che almeno 10mila animali vengano macellati in strada per essere consumati nei ristoranti.
Prima di arrivare al banco ed essere esposti per la vendita e appesi al gancio dei macellai, questi cani e gatti devono affrontare un viaggio che definire tortura è poco. Vengono infatti ammassati in minuscole gabbie e trasportati su camion affollati di altrettante gabbie, in auto o su motociclette. Animali allevati appositamente per la carne, ma non solo, a quanto pare anche cani e gatti domestici verrebbero indebitamente sottratti (rubati!) ai proprietari per farli finire in padella.
Sembrava che questa tradizione fosse finalmente stata messa al bando: fino a poco tempo fa sono circolate voci ufficiali (tra cui anche un servizio della BBC) secondo cui le autorità locali di Yulin avrebbero vietato la vendita a ristoranti, venditori ambulanti e commercianti. E invece il festival è ricominciato.
Eppure anche in Cina qualcosa sta cambiando. Giusto ieri un gruppo di attivisti è riuscito a mettere in salvo 1000 animali tra cani e gatti e l’opposizione a feste come quella di Yulin si fa sempre più forte. Anche dall’Italia arrivano rinforzi. Davide Acito è un ragazzo di Cagliari, fondatore dell’associazione Action Project Animal e dal 2016 si reca a Yulin per provare a salvare quanti più animali possibile.
Video: www.ilfattoquotidiano.it
credit foto: Action Project Aniamal