Nel 2014, 20 milioni di profughi climatici
Nel solo 2014, sono state quasi 20 milioni le persone costrette ad abbandonare le loro case dopo calamità naturali spesso legate ai cambiamenti climatici. Lo rivela una ricerca del Consiglio norvegese per i rifugiati, che ha pubblicato il rapporto “Global Estimates 2015 – People Displaced by Disasters”. E pensare che il governo italiano, invece, nella nostra Mozione sui cambiamenti climatici non ha accettato la definizione di “profughi climatici”. In questo periodo si parla giustamente molto dei profughi e dei rifugiati che fuggono dalla guerra. Sotto la lente dei media internazionali, in realtà già pronti a seguire in blocco il prossimo …
L’incoerenza di Obama sul clima
Le parole di Barack Obama sulla gravità degli effetti del cambiamento climatico lasciano il tempo che trovano. Mi riferisco alle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti rilasciate ieri ad Anchorage. Il Presidente Usa non perde occasione per annunciare al mondo intero l’impegno del suo Paese nella lotta contro il cambiamento climatico. Peccato che dietro alle sue promesse non ci siano altro che numeri taroccati per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, e non azioni volte a ridurre realmente le emissioni globali di gas serra. Il Climate Power Plan, infatti, non solo non porterà l’annunciato taglio delle emissioni, ma nasconde le vere intenzioni …
Cambiamenti climatici, rischio turismo
Le minacce che incombono a causa dei cambiamenti climatici su agricoltura, biodiversità, risorse idriche, salute, sicurezza alimentare e migrazioni di massa non bastavano. Ora, per i paesi del Mediterraneo arriva un’altra brutta notizia: a causa del continuo aumento delle temperature, anche il loro turismo potrebbe subire notevoli perdite. A rivelarlo è uno studio della Commissione europea, “Time is of the essence: adaptation of tourism demand to climate change in Europe“, per cui il turismo in paesi come Spagna e Italia potrebbe subire perdite considerevoli, entro la fine di questo secolo: “L’aumento delle temperature semplicemente rende poco piacevole visitare queste zone …
Totale disinteresse per la mozione sul clima
Il contenimento del cambiamento climatico rappresenta una priorità fra le emergenze globali, anche per le conseguenze geopolitiche a cui sta conducendo. Ma nel dibattito politico di un paese dal clima vulnerabile come l’Italia, un fenomeno di questa portata non riesce a trovare un minimo di attenzione. Se non ovviamente quando ci sono l’alluvione o la tromba d’aria di turno, eventi che portano per forza a farsi delle domande sul perché si verificano sempre più spesso. Nel mondo la temperatura media è salita di 0,57 gradi. In Italia l’incremento è stato di 1,5 gradi. Quasi il triplo! Un dettaglio non da …
COP21, ultima fermata
Il 20 luglio 2015, il Parlamento italiano si è occupato finalmente di cambiamenti climatici. Può sembrare strano, lo so, ma anche la politica italiana sa che a Parigi questo dicembre ci sarà un appuntamento molto importante: la 21esima conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la COP21. Nel mio intervento, che potete rivedere qui integralmente, ho parlato di ciò che, a causa del cambiamento climatico, minaccia l’Italia e l’umanità nel suo complesso. Devo dire la verità: gli interventi di alcuni colleghi, anche appartenenti a partiti votati ai profitti dei petrolieri e alle trivelle come il …
36 Premi Nobel uniti per il clima
Il clima terrestre è sempre più fuori controllo, e rischia ormai di esserlo irrimediabilmente. Ecco perché 36 premi Nobel si sono riuniti recentemente per firmare una nuova dichiarazione di Mainau. Su quest’isola tedesca, già 60 anni fa, altri 52 Nobel si riunirono contro la possibile tragedia nucleare planetaria. Oggi, però, l’oggetto delle preoccupazioni degli studiosi (fisici, chimici, medici ecc.) non è una comunque gravissima emergenza nucleare (basti pensare a Fukushima, a tutti i reattori funzionanti e in costruzione, o ai possibili sviluppi geopolitici dei prossimi anni), ma i rischi e i danni causati dai cambiamenti climatici. Principali accusati? L’ottusa società …
Cambiamento climatico e “rischi estremi”
In questi giorni estivi in cui si muore di caldo, come per incanto, la gente si mette a parlare di cambiamento climatico e riscaldamento globale. Spesso però senza sapere che ciò non significa necessariamente avere giornate più calde. Il climate change è un fenomeno molto più complesso, più grave e dagli effetti paradossali. Quelli che al mondo ne sono più colpiti, infatti, sono proprio coloro che meno hanno contribuito a provocarli. Una strana punizione immeritata, di cui ha parlato anche il papa nella sua Enciclica. “Molti poveri vivono in aree che sono particolarmente colpite da fenomeni legati al riscaldamento, e …
Ripensiamo da zero il modello di sviluppo
Non è sufficiente muoversi verso un progressivo efficientamento – la riduzione delle risorse e delle energie fossili consumate per unità prodotto – dato che porterebbe soltanto a spostare il problema più in avanti. La crescita della popolazione – 9,2 miliardi al 2050 – con maggiore reddito medio avrà bisogno di più cibo, più prodotti industriali, più acqua ed energia. Una sfida formidabile e forse impossibile, soprattutto se lasciata solo al miglioramento tecnologico, al solo efficientamento. Il sistema lineare non è riformabile, va ripensato dalle fondamenta. Imitando il mondo naturale che opera seguendo cicli chiusi dove il sottoprodotto di una specie …
Superati 4 limiti naturali su 9!
Tasso di estinzione, livello di deforestazione, quantità di CO2 in atmosfera, flusso di azoto e di fosforo. Sono le quattro emergenze ambientali che l’umanità rischia di non potere più affrontare, avendone superato il limite di sopportazione da parte del pianeta. Quattro confini che la nostra società dei consumi ci ha già fatto varcare, portandoci verso una situazione a breve irreversibile. Lo dimostra una nuova ricerca, Planetary boundaries: Guiding human development on a changing planet. Che, in particolare, sottolinea come tutto ciò porterà il nostro pianeta a essere “molto meno ospitale” di quanto sia stato negli ultimi 11mila anni, periodo in …
Serve più giustizia climatica
Lo strano mondo in cui viviamo vuole, spesso e in molti campi, che a pagare colpe di guai non commessi siano i più deboli. Succede da che mondo è mondo, purtroppo, e oggi lo vediamo anche con i cambiamenti climatici: a fare le spese degli effetti provocati dall’industrializzazione di alcuni paesi sono proprio quelli che invece hanno meno contribuito a provocarli. Come ricorda il dottor Sergio Castellari del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici , dal 1970 al 2008 più del 95% della mortalità causata da disastri naturali è stata nei Paesi in via di sviluppo. Che, in questo modo, …
Cambiamento climatico: pronti a ridisegnare le mappe?
Il cambiamento climatico ha iniziato a disegnare nuove carte geografiche, e il nostro pianeta potrebbe assumere un aspetto diverso da quello che conosciamo. Infatti, se nell’oceano Pacifico è prossima la sparizione di interi arcipelaghi, in altre parti del globo si assiste al fenomeno inverso: la comparsa di nuove isole. Come Uunartoq Qeqertoq, che in lingua Inuit significa “isola del riscaldamento”, a circa 650 km a nord del Circolo Polare Artico. Comparsa pochi anni fa e ufficialmente inserita nelle mappe nel 2011, questa nuova isola è emersa dalle acque a causa dello scioglimento di importanti porzioni dei ghiacci della Groenlandia. Un …