SERR 2015: fare di più con meno
Fare di più con meno: è questo il motto della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR). Che, quest’anno, ha un tema molto particolare: la dematerializzazione. In pratica, si tratta di iniziare ad usare sempre meno materia, o non usarne affatto, viste le quantità che ne abbiamo già sprecato negli ultimi decenni. La SERR 2015 si terrà dal 21 al 29 novembre 2015, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, e vede l’Italia come punta di lancia nella prevenzione dei rifiuti. Come rivela il sito dedicato all’iniziativa, sono infatti 5.286 le azioni approvate nel nostro Paese per la settima edizione …
Inceneritore di Vercelli: fabbrica di morte
Lo studio epidemiologico eseguito dall’ARPA di Vercelli ha dimostrato in maniera inequivocabile che l’inceneritore di Vercelli è stato per lungo tempo una vera e propria fabbrica di morte. Negli anni in cui è stato in funzione, infatti, ha provocato a migliaia di cittadini residenti in prossimità dell’impianto gravi danni alla salute. Stiamo parlando di un’incidenza maggiore per la popolazione esposta pari al 60 per cento per i tumori maligni, con aumenti esponenziali per il tumore al colon-retto ed al polmone. Ora capite perché ieri mattina abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare su questa vicenda. Del resto, chiedere ai Ministri dell’Ambiente e della …
Ripensiamo da zero il modello di sviluppo
Non è sufficiente muoversi verso un progressivo efficientamento – la riduzione delle risorse e delle energie fossili consumate per unità prodotto – dato che porterebbe soltanto a spostare il problema più in avanti. La crescita della popolazione – 9,2 miliardi al 2050 – con maggiore reddito medio avrà bisogno di più cibo, più prodotti industriali, più acqua ed energia. Una sfida formidabile e forse impossibile, soprattutto se lasciata solo al miglioramento tecnologico, al solo efficientamento. Il sistema lineare non è riformabile, va ripensato dalle fondamenta. Imitando il mondo naturale che opera seguendo cicli chiusi dove il sottoprodotto di una specie …
Riciclare i pannolini, si può!
Quando si ha dei bimbi piccoli, si ha in qualche modo a che fare con il cambio dei pannolini. C’è chi gli insegna da subito a usare il vasino, chi usa i pannolini lavabili, chi invece, per necessità o per scelta, utilizza quelli usa e getta. Questi sono la maggioranza dei genitori. Sembrerebbe una cosa di poco conto, ma così non è. Con i loro bisognini, anche i più piccoli impattano notevolmente sull’ambiente. I loro pannolini, infatti, rappresentano un importante 3% dei rifiuti solidi urbani: 900.000 tonnellate. Che, di solito, finiscono per oltre i tre quarti in discarica (77%), oppure …
Eco-reati, quale futuro per i territori?
Chi vigilerà sulla difesa della biodiversità, del suolo, delle piante, degli animali e di tutto il settore agroalimentare? Abbiamo proposto: agenzie specializzate, munite di poteri fattivi, fondi adeguati per un incisiva operatività , interconnesse con le Procure. Stiamo parlando della salute del nostro ambiente, quindi della nostra salute! Occorre un monitoraggio rigorosamente scientifico, autonomo e indipendente dalla politica! Una politica che troppo spesso vuole porsi al di sopra delle evidenze scientifiche, finendo con lo svendere a privati di funzioni custodia e garanzia! Il nostro ambiente è la nostra casa, la nostra salute, il nostro futuro, la nostra vita. E la …
Attività umana, sempre più devastante
Produzione, consumo, economia. Ormai sembrano le uniche cose importanti per la specie umana. Tanto che se ne vedono i risultati, soprattutto a livello di impatto sulla natura. Che, di questa economia, permette l’esistenza. Un’iperattività, quella umana, che porta la nostra specie ad essere più impattante per il pianeta che ci ospita dei cambiamenti geomorfologici. Per le attività noi esseri umani spostiamo ogni anno tra i 50 e i 60 miliardi di tonnellate di rocce, sabbia, ghiaia. Un po’ alla volta, in pratica, stiamo letteralmente smottando il pianeta. E ad un ritmo spaventoso: queste quantità di materia, infatti, equivalgono al doppio …
Un mare da salvare
Avrete già sentito parlare del Pacific Trash Vortex, l’enorme massa di rifiuti di plastica che si è raggruppata nell’Oceano Pacifico. Si tratta di decine di milioni di tonnellate di detriti che galleggiano tra le coste giapponesi e quelle degli Usa. Le sue dimensioni, secondo alcuni studiosi, hanno ormai raggiunto “livelli allarmanti”: addirittura il doppio di quella degli Stati Uniti. Non si tratta di una vera e propria isola di plastica, come si tende a pensare, ma di una enorme distesa di frammenti, dalla densità simile a quella di un cucchiaio di confetti di plastica sparsi su un campo di calcio. …