Rifiuti nucleari: tra insicurezza e incertezza
Un piano incompleto e insoddisfacente. Ecco cosa emerge dalle nostre osservazioni sul Programma Nazionale sulla gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi italiano, osservazioni che potevano essere presentate entro il 13 settembre. Abbiamo steso un documento in cui analizziamo le criticità e manifestiamo il nostro scetticismo. Un programma che presenta molte lacune e che già accusa i colpi degli innumerevoli ritardi che gravitano intorno all’intera procedura: dalla pubblicazione della bozza provvisoria a quella del programma definitivo e degli altri documenti per la consultazione pubblica. Ecco in sintesi alcune criticità che abbiamo riscontrato: – non si fa riferimento alla minimizzazione …
Nucleare: un rischio non solo economico, perché nessuno ne parla?
Ti sei mai chiesto come mai sui media italiani si parla così poco di nucleare? Come sapete, gli Italiani hanno scelto per ben due volte, nel 1987 e nel 2011, di non ricorrere all’energia nucleare. Entrambe le volte si andò al voto con il vivido ricordo delle due più grandi tragedie nucleari, Chernobyl e Fukushima. Ma il pur breve passato nucleare italiano nasconde una pesante eredità: 90mila metri cubi di rifiuti. Non sono solo le scorie dell’attività del passato ma anche rifiuti radioattivi dovuti allo smantellamento, in corso, degli impianti nucleari italiani. Ben pochi ne parlano, eppure, a causa dell’inettitudine …
Rinnovabili: nuovi progetti o solo bluff?
Si è parlato tanto di clima e rinnovabili, soprattutto durante i giorni di COP21. In tanti si sono stracciati pubblicamente le vesti in nome della difesa del clima, dello sviluppo delle rinnovabili e del dovere tentare di mantenere la vita su questo pianeta per come la conosciamo. Eppure, la realtà è tristemente lontana dalle dichiarazioni sentite a Parigi: sia in Italia che all’estero dominano incontrastati i combustibili fossili. E fra chi avrebbe i mezzi per dare un decisivo impulso alle energie pulite, c’è chi si imbarca in (folli) progetti nucleari. Partiamo dai fossili. In tutto il mondo, al momento, sono …
La non-decontaminazione di Fukushima
Il nucleare è sicuramente uno dei migliori esempi di non-futuro della razza umana. Creare scorie che restano radioattive per centinaia di migliaia di anni senza poter neppure essere smaltite, infatti, rappresenta al meglio la stupidità, l’egoismo e la miopia dell’essere umano contemporaneo. Che non impara mai una lezione. Nemmeno dopo Fukushima, dove il programma di (non)decontaminazione sta miseramente fallendo, nonostante i proclami di un governo che vuole agire in modo criminale. “La contaminazione radioattiva nelle foreste e nei terreni di Iitate, distretto della prefettura di Fukushima, è così estesa e a livelli ancora così alti che per i residenti sarà …
Il futuro negli accumulatori
Lo so, in un mondo in cui il neo-liberismo ci sta portando allo sfacelo e con schifezze come il TTIP non sembra voler cambiare rotta è difficile crederlo. Ma a volte si riscoprono tecnologie “antiche” che fanno ben sperare, anche perché l’energia rimane un tema di primaria importanza. Un esempio è quello degli accumulatori, o batterie ricaricabili. Inventata nel 1859 dal fisico francese Gaston Planté e migliorata da un progetto italiano di circa 50 anni in cui si sono volute unire affidabilità e robustezza grazie a piastre in piombo puro raffinato spesse oltre 11 mm, la tecnologia degli accumulatori è …
Fukushima, l’incubo nucleare continua
Mentre a Fukushima i problemi sono ben lungi dall’essere risolti, una nuova ricerca avverte: “Potrà esserci una nuova Chernobyl entro i prossimi 27 anni”. Il decommissioning di ciò che rimane della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, distrutta dal terremoto-tsunami dell’11 marzo 2011, potrebbe richiedere altri 40 anni, per essere completato. La sua spesa totale? Incluse le compensazioni per le migliaia di persone a suo tempo costrette a lasciare le proprie case, più di 76 miliardi di euro. Cifre da capogiro che, aggiungendosi a quelle già spese finora (oltre 15 miliardi di euro – anche per i circa seimila operatori coinvolti), …
Deposito nucleare: per il governo se ne parla dopo le elezioni
Cittadino! Prima vota e poi potrai sapere se il deposito che conterrà tutte le scorie italiane sarà o meno nel tuo territorio! La risposta che ci ha dato stamani il ministero dell’Ambiente in merito ai ritardi nella presentazione della carta dei siti idonei a ospitare il futuro deposito nucleare nazionale (carta CNAPI) è inconsistente e fa gridare allo scandalo. Abbiamo chiesto al Governo delucidazioni sull’iter che porterà alla scelta del luogo dove saranno definitivamente custodite le scorie a bassa e media intensità, questione che interessa da giorni cittadini e media. Ci siamo sentiti rispondere che la tempistica è stata rispettata con tanto …
Fukushima, 4 anni dopo
Sono già passati 4 anni da quel terribile 11 marzo 2011, giorno in cui terremoto e tsunami hanno sconvolto il Giappone. E sono già passati 4 anni, quindi, dalla catastrofe nucleare che ne conseguì. A Fukushima, infatti, la furia dell’ambiente e l’incapacità degli umani di gestire situazioni più grandi di loro portò alla fusione del nocciolo di tre reattori della centrale nucleare omonima. Risultato? La radioattività rilasciata ha portato l’incidente ad essere classificato al massimo di gravità per quelli nucleari (livello 7, raggiunto prima solo da Chernobyl), con un’area di 600 chilometri attorno alla centrale contaminata e il mare radioattivo …
Anche in Cina il vento batte il nucleare
La Cina, nuova potenza nucleare che entro qualche anno avrà da sola più reattori che tutto il resto del mondo messo assieme, vede aumentare di anno in anno la produzione di energia da fonte eolica. Nel corso del 2014, infatti, nonostante venti più deboli del solito, l’elettricità generata dal vento ha superato quella sporca ed estremamente pericolosa proveniente dall’atomo, raggiungendo oltre 110 milioni di case. A rivelare la notizia è l’Eart Policy Institute, per cui obiettivo della Cina è quello di avere 200 gigawatt connessi alla rete eolica entro il 2020. “Secondo il China National Energy Administration – scrive l’Earth …