Halloween è vicino e, al posto della caccia alle streghe, forse ci sarà la caccia al vegano. Quello fanatico, estremista, che mette a repentaglio la vita dei figli con le sue scelte scellerate. Non importa se proprio oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fatto presente che le carni sono potenzialmente cancerogene (come il fumo, il glifosato o l’amianto! No, fa più notizia parlare di bufale spacciate per news in cui dei genitori irresponsabili portano i figli alla denutrizione.
Ricordate la “notizia” della coppia di genitori vegani che avrebbe condotto alla malnutrizione il proprio figlio neonato? Era apparsa in ogni dove, e si additavano i genitori del bambino come dei pericolosi veg “seguaci” (sì sì, proprio seguaci come fosse una setta) della dieta vegana. Anche se, che io sappia, i giornalisti seri dovrebbero riportare solo le notizie oggettive, senza commenti impliciti o espliciti.
I genitori furono denunciati, seguiti da servizi sociali, Procura, Giudici. Poi? Alla chetichella, in silenzio, si scoprì che questi stessi genitori, prima vegani estremisti, erano invece vegetariani… anzi no, perché in verità mangiavano anche carne e pesce, e il bambino era in attesa di analisi genetiche in quanto potrebbe avere un malassorbimento di natura genetica o congenita. Ma ovviamente niente tamtam, solo una misera intervista su Repubblica.
Più recentemente, stesso teatrino: i media hanno riaperto la questione dei bambini denutriti da genitori folli, questa volta a Belluno, con servizi assurdi in cui si è nuovamente cavalcata l’onda anti-vegana.
Ma perché tutta questa smania di fare spettacolo in questo modo? Forse perché non fa mai male screditare chi non compra i prodotti che fanno far cassa a certi quotidiani? Oppure per tentare di cancellare dalla memoria le notizie, sempre più numerose, riguardanti gli scandali delle carni infette?
Perché non si vede nessun tamtam di interviste agli atleti vegani, ai donatori di sangue vegani, ai medici vegani, agli attori vegani o a uno di quei milioni di italiani veg e in formissima?
Ma torniamo a parlare della presunta cronaca, dove la par condicio non si sa nemmeno dove stia di casa.
Bene, I have a dream.
Mi piacerebbe un giorno leggere un giornale in cui si affronti il nocciolo delle questioni. Per esempio che l’alimentazione può far ammalare (noi e il pianeta), come l’OMS ha appena riconfermato (lo aveva già fatto in passato).
Mangiare bene e sano, quindi nutrirci solo di alimenti di origine vegetale, può mantenerci in buona salute, più svegli, più attivi. E proprio per questo straordinario potere, già noto nel 500 a.C. circa con Ippocrate, considerato il padre della medicina, trarre le conclusioni (vere) è facile: gli errori alimentari, che siano di svezzamento o di mantenimento, si pagano!
Il pediatra e nutrizionista Leonardo Pinelli, già professore associato di Pediatria all’Università di Verona, interviene sulla vicenda sollevando temi cruciali. Ad esempio, confutando l’idea di una pericolosità della dieta a base di vegetali dicendo: “Si tratta di una scelta sicura in tutte le fasi della vita, adatta anche per gli atleti. Se i bambini vegani fossero seguiti meglio dai pediatri, non ci sarebbero problemi”.
E riguardo al caso mediatico del bimbo bellunese? “I genitori del bimbo bellunese, probabilmente, sono stati costretti al fai da te. La colpa non è loro, ma delle istituzioni, che sono in ritardo su una scelta di coscienza: a molti medici mancano la formazione e l’esperienza per occuparsi al meglio dei vegani”.
Concordo pienamente con il pediatra. Non solo io, ma anche l’American Dietetic Association, che sentenzia: “Diete vegane, lattovegetariane e lattoovovegetariane ben pianificate sono appropriate per ogni stadio del ciclo vitale, inclusi gravidanza e allattamento. Soddisfano i fabbisogni di nutrienti di bambini e adolescenti e garantiscono una crescita normale”.
E ancora: “I bambini vegetariani sono più snelli e la differenza di BMI diventa ancora maggiore durante l’adolescenza. Studi che valutano il rischio di sovrappeso e stili di vita alimentari indicano che una dieta a base vegetale è un approccio adatto alla prevenzione dell’obesità nei bambini”.
Tornando ad Halloween e ai mostri vegani che mangiano i bambini, anzi no, che non fanno mangiare i propri bambini, mi è venuta una curiosità e sono andato a vedere i dati (di incuria) del telefono azzurro, dove si riportano 1700 casi di trascuratezza.
Ora, facendo un rapido calcolo, se la trascuratezza “veg” (andata sui giornali) è di 2 casi presunti, anzi, a dire il vero 1 caso presunto perché nel primo poi si è scoperto che non erano vegani, rimane che 1699 trascuratezze sono di genitori onnivori.
E mi viene da chiedermi: sarà davvero questo minimo numero a fare gola come scoop? Oppure c’è dietro dell’altro.
A me, lasciando stare Halloween, terrorizza guardarmi in giro e vedere bambini obesi (onnivori malnutriti), che dopo 1 minuto di corsa non riescono a respirare, che diventeranno diabetici, cardiopatici, ipertesi. Bambini che sono inclusi nelle drammatiche statistiche dei numerosi studi del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, inerenti la piaga della dilagante obesità infantile e le malattie ad essa collegate, a cui danno una grossa mano i grassi animali e l’iperalimentazione.
A quando scoop giornalistici di questo tipo?