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Se da una parte Expo ha causato devastazioni ambientali di dimensioni inquietanti, a partire dall’irrimediabile cementificazione di enormi superfici, fino ad arrivare al prosciugamento del Ticino, dall’altra questa fabbrica di quattrini travestita da esposizione sostenibile viene meno anche al suo messaggio di base: “Nutrire il pianeta”. L’unica cosa che sembra nutrire, infatti, sono i suoi grandi sponsor e di chi ha speculato per mettere in piedi questo baraccone a tempo determinato.

Ad esempio, avete idea di quanto cibo viene sprecato ogni giorno nel contesto di Expo? Basta vedere quanti bar e ristoranti ci sono lì dentro – oltre che i padiglioni – e quanto cibo si vede finire nel cassonetto. Hai voglia poi a mettere in piedi iniziative di facciata basate comunque sulla collaborazione dei singoli ristoranti.

Altra cosa a dir poco contraddittoria nel contesto di Expo? Sono esclusi i piccoli agricoltori, mentre ci si ritrova come main sponsor colossi dell’insostenibilità e dell’alimentazione scorretta come McDonald’s e Coca Cola. Che, ovviamente, vogliono piazzare i loro inopportuni prodotti (ben pitturati di verde, s’intende, proprio come i loro nuovi loghi) anche in un contesto in cui l’obiettivo sarebbe invece una discussione seria su come ridurre la fame nel mondo.

Fast food, carni conservate, bibite zuccherate: il meglio del cibo spazzatura, insomma. E io che mi illudevo che all’interno di Expo si volesse parlare anche di alimentazione sostenibile

Lo ammetto, è un po’ frustrante vedere che la stessa maggioranza che si rifiuta di discutere la nostra Proposta di legge sulle mense sostenibili, quella che vuole dare la possibilità a una famiglia di escludere anche le proteine animali dai menu dei propri figli, organizzi eventi all’interno di Expo con lo stesso McDonald’s.

Ma il governo Renzi, si sa, preferisce avvantaggiare i suoi amici.

Come ha ricordato recentemente il professor Franco Berrino sul blog di Beppe Grillo, in realtà Expo è solamente “una grande fiera di promozione di cibi che non fanno bene alla salute”. Infatti, il Codice Europeo per la Prevenzione dei Tumori dice:

Evitare il consumo di bevande zuccherate.

Evitare il consumo di carni conservate.

Limitare il consumo di cibi ad alta densità calorica, cioè molto ricchi di grassi e di zuccheri.

Limitare il consumo di carne rosse.

Ma, mi chiedo io così come si chiede Berrino, nella ristorazione all’Expo ci saranno mica le bevande zuccherate? O le carni conservate? Figuriamoci!

Viene allora da chiedersi anche che senso ha questa Expo. Nutrire il pianeta di che cosa?

E poi, si fa tanto parlare di alimentazione sostenibile, e già duranti i tavoli per la preparazione del contenuto dell’Expo non si è mai discusso del biologico. Ma come? E’ forse l’unico aspetto di un cibo più sostenibile che ha iniziato a prendere piede su larga scala, e voi non ne volete neppure parlare?

I complottisti potrebbero pensare che è proprio il successo che sta avendo, il vero problema del biologico presso la fiera del cibo industriale chiamata Expo.

Chiedo quindi a Expo, e lo potete fare tutti via Twitter, scrivendo ad @AskExpo, perché non parlate un po’ seriamente di alimentazione sostenibile, invece che fare solo promozione ai vostri sponsor? Perché non insegnate ai ragazzini delle scuole costretti a visitarvi che è meglio mangiare in modo sostenibile, sia per la loro salute che per l’ambiente, che non infilarsi in uno squallido e anonimo Fast food?

Attendo fiducioso una risposta.

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