Si dice che un violino migliori la qualità del suo suono col tempo, man mano invecchia e che viene suonato.
Le vibrazioni del suono agiscono sulle fibre del legno e sulle resine utilizzate e trasformano la sua materia. Le molecole del legno si allineano per seguire le onde sonore, così la cassa di risonanza del violino genera un suono più corposo, avvolgente e quindi migliore.
Pensavo proprio a questo, mentre camminavo verso la Camera. Sentivo musica nelle cuffiette e il suono dei violini sembrava risuonarmi dentro dandomi una sensazione di benessere.
Noi, uomini e donne di questa terra, siamo immersi in suoni e rumori più o meno gradevoli.
Viviamo anche immersi in un altro flusso: il mare turbolento delle emozioni.
Forse le emozioni, come i suoni, finiscono per “allineare” le nostre cellule, le molecole o gli atomi di cui siamo composti.
Forse, come possiamo provare a scegliere i suoni che ci fanno stare meglio, possiamo cercare di sintonizzarci sulle emozioni che ci rafforzano e che ci fanno “risuonare” e lasciar scorrere quelle che ci danneggiano.
Forse, col tempo, potremmo diventare anche noi un violino Stradivari.