Le parole di Barack Obama sulla gravità degli effetti del cambiamento climatico lasciano il tempo che trovano. Mi riferisco alle dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti rilasciate ieri ad Anchorage.
Il Presidente Usa non perde occasione per annunciare al mondo intero l’impegno del suo Paese nella lotta contro il cambiamento climatico. Peccato che dietro alle sue promesse non ci siano altro che numeri taroccati per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica, e non azioni volte a ridurre realmente le emissioni globali di gas serra.
Il Climate Power Plan, infatti, non solo non porterà l’annunciato taglio delle emissioni, ma nasconde le vere intenzioni della Casa Bianca. Se la memoria non mi inganna, il Barack Obama che oggi si è divertito a vestire i panni del bravo ambientalista, è lo stesso che non molto tempo fa ha concesso alla famosa multinazionale del petrolio Shell di trivellare il Mare Artico alla ricerca di nuovi giacimenti di oro nero.
È evidente che la credibilità non è una virtù che, almeno in fatto di ambiente, il Presidente Obama possa vantare. Del resto le parole non costano nulla, mentre un pozzo petrolifero in America può cambiare l’esito di una campagna elettorale.