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Come dimenticare le terribili immagini andate in onda su Rai Due martedì 18 aprile nel programma «Animali come noi» di Giulia Innocenzi che rivelavano il trattamento riservato agli animali in un macello di Frosinone?

Bufalini lanciati per aria, maltrattati con il pungolo elettrico e decapitati vivi… Le immagini girate con telecamere nascoste dal team investigativo anonimo Free John Doe mostrano chiaramente gli operatori impegnati nello svolgimento di pratiche vietate e maltrattamenti sugli animali: l’utilizzo ripetuto e continuato del pungolo elettrico, in alcuni casi anche sui cuccioli; la pratica della macellazione difforme dalle prescrizioni normative, con uccisione e stordimento collettivo eseguiti ammassando gli animali nello stesso punto oltre alla decapitazione di animali ancora coscienti. Comportamenti illegali che sembrano avvenire, nella maggior parte dei casi, in presenza di un veterinario pubblico.

Quello che si vede in questi video non lascia margini di dubbio. A quanto pare, però, tutto ciò non è bastato alla ASL di competenza per far chiudere il macello, ad oggi ancora aperto e in funzione. Alla faccia della legge, della tutela degli animali e anche della salute dei consumatori.

Per questo motivo la campagna NOmattatoio ha deciso di organizzare mercoledì 17 maggio una doppia protesta: dapprima, dalle ore 10.00 alle 11.30, un primo incontro di fronte alla ASL DI FROSINONE per chiedere la chiusura del macello e poi, a seguire, dalle ore 12.00 alle 14.00, un sit-in di fronte all’entrata principale del macello degli orrori, a Ferentino.

Io ci sarò. Come spero molti di voi. Come ricordano gli organizzatori la partecipazione è aperta a tutti, con l’unica accortezza di non portare simboli o bandiere di associazioni, ma di aderire come singoli individui in nome di una battaglia che dovrebbe essere di tutti.

Nel frattempo ho personalmente scritto al Direttore Generale della Asl di Frosinone, il Commissario Straordinario, Dott. Luigi Macchitella, al Direttore Amministrativo, Dott. Vincenzo Brusca e al Direttore Sanitario, Dott.ssa Claudia Lucidi per chiedere un appuntamento in modo da capire quali controlli siano stati fatti e su che basi – ad oggi incomprensibili – si sia optato per la riapertura del macello.

Per maggiori informazioni ecco il link all’evento e alla pagine NOmattatoio.

 

 

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