Ormai avete capito, il problema di un’alimentazione che sia poco impattante per l’ambiente mi sta particolarmente a cuore. Per questo la nostra proposta di legge stabilisce che sia garantita un’adeguata disponibilità di menù privi di qualsiasi alimento di origine animale in tutte le mense pubbliche, convenzionate e private, o che svolgono in qualsiasi modo servizio pubblico di ristorazione collettiva, comprese le mense aziendali e interaziendali, le mense che svolgono servizi di ristorazione prescolastica, scolastica, universitaria, ospedaliera.
Al fine di promuovere una riduzione dei consumi, l’articolo 4 prevede il “Giorno settimanale per le diete a ridotto impatto ambientale ed elevato standard di salute”, durante il quale nelle mense di riferimento verrà fornito il menù sopra riportato, fatta eccezione per le mense ospedaliere qualora al paziente sia prescritta specifica dieta alimentare.
L’articolo 5, invece, prevede degli incentivi all’utilizzo dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile.
L’articolo 6 prevede delle misure per la promozione dell’educazione alimentare, ma anche l’inserimento dell’insegnamento di nozioni di nutrizione, gastronomia e ristorazione vegetariana e vegana nei programmi didattici destinati agli istituti professionali alberghieri e a quelli professionali per i servizi alberghieri e ristorativi.
In conclusione, l’articolo 7 promuove studi e ricerche finalizzati a verificare i diversi effetti sull’agricoltura e sull’ambiente delle diete alimentari associate al consumo dei prodotti di origine animale rispetto alle diete che lo escludono.
Se volete approfondire, la nostra intera proposta di legge la potete trovare qui.
E se vi va ditemi pure cosa ne pensate!
Sempre vostro