0Shares
0 0

Una buona notizia nei tempi bui della pandemia da Coronavirus. Un’equipe di ricercatori Giapponesi ha scoperto un sistema più economico e 25 volte più efficiente per produrre idrogeno pulito.


C’è sempre più interesse da parte dell’industria per il ruolo dei sistemi energetici basati sull’idrogeno, specialmente nel settore dei trasporti. Azzerare le emissioni di gas serra è infatti un obiettivo indispensabile per la lotta al cambiamento climatico e gli accordi di Parigi ci impegnano a limitare a due gradi l’innalzamento massimo della temperatura media globale, cercando però di fermarla a 1,5 gradi. Questo significherebbe azzerare le emissioni di tutti i settori, tra cui uno dei più importanti [1] è proprio il trasporto.

L’idrogeno è una soluzione interessante soprattutto per quei segmenti più difficili da convertire all’elettrico, come ad esempio il trasporto pesante su strada o quello navale. L’idrogeno può essere prodotto a partire dai combustibili fossili (gas naturale o carbone), da biomasse o dall’elettrolisi dell’acqua. L’idrogeno più pulito, e anche l’unico adatto agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, è il cosiddetto idrogeno “verde”[2], vale a dire quello prodotto tramite elettrolisi e impiegando esclusivamente energia ottenuta da fonti rinnovabili e a emissioni zero. La differenza di costo[3] e l’insufficiente disponibilità di elettricità prodotta in maniera pulita fanno sì che attualmente la fonte primaria utilizzata è il gas naturale, impiegato per circa i ¾ della produzione mondiale[4].

Per questo i risultati dello studio sono particolarmente interessanti e promettenti.

Gli scienziati dell’Università di Tokyo hanno usato la ruggine come catalizzatore nella produzione di idrogeno da rifiuti organici assistita dalla luce, scoprendo che produce 25 volte più idrogeno rispetto ai precedenti catalizzatori al biossido di titanio.

idrogeno pulito ottenuto da una forma di ruggine

Nello specifico, usando la luce di una lampada a Mercurio e Xeno, una soluzione di metanolo disciolto in acqua e una forma di ruggine denominata α-FeOOH come catalizzatore. I ricercatori affermano inoltre che con questo nuovo metodo verrebbe migliorata anche la sicurezza, riducendo il rischio di esplosione.

Leggi lo studio completo qui.


[1] Nel 2017 il 27% delle emissioni dell’Unione Europea proveniva dai trasporti

[2] In contrapposizione con l’idrogeno “grigio” prodotto dal gas naturale con significative emissioni di gas serra e l’idrogeno “blu” in cui le emissioni di carbonio vengono catturate e immagazzinate.

[3] 1,5 €/kg per l’idrogeno “grigio contro 3,5-5 €/kg per quello “verde”.

[4] https://www.iea.org/reports/the-future-of-hydrogen

0Shares
0 0
Previous post

Coronavirus: serve una pandemia per prenderci cura dell'inquinamento dell’aria?

Next post

Coronavirus: l'inquinamento favorisce i contagi.