Olio di palma: il parere dell’Istituto Superiore di Sanità
Malgrado la superficialità con cui in molti hanno affrontato la questione olio di palma – facendola scivolare come spesso accade a puro scontro mediatico e fazioso – personalmente ritengo che l’argomento meriti ben altro trattamento, avendo risvolti concreti sul nostro pianeta, sulla nostra salute e sulla vita di tanti esseri viventi, umani e animali. Per questo ho deciso di continuare ad approfondirne gli aspetti cruciali inerenti la produzione e il consumo dell’olio di palma, a indagare le alternative, le criticità e le possibili soluzioni. Oggi mi vorrei occupare di questioni legate al consumo di prodotti che contengono olio di palma. Da diversi studi viene da anni esplicitata la connessione tra malattie cardiovascolari, cardiache, aterosclerosi, diabete e questa sostanza. In particolare i punti critici sarebbero 3:
10 COSE DA SAPERE SUL RAPPORTO DELL’EFSA SULL’OLIO DI PALMA
Il 3 maggio l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha decretato il pericolo, soprattutto per le fasce più giovani di popolazione, dovuto alla presenza di contaminanti cancerogeni e genotossici nell’olio di palma. Anche se il messaggio dell’Efsa è molto chiaro, come spesso accade quando quando in gioco ci sono soldi e interessi, media e politica latitano. E così, invece di prendere una posizione chiara contro una sostanza altamente pericolosa per la salute dei cittadini, cercano di tergiversare, sminuire l’allarme, limitare i danni che lobby e multinazionali del settore stanno subendo. E lo fanno, ovviamente, a discapito della salute pubblica. Noi, che da tempo combattiamo contro l’utilizzo dell’olio di palma, ci teniamo invece a fare chiarezza. Ecco quindi dieci punti insindacabili riguardanti questa sostanza. 1…
Efsa: allarme olio di palma cancerogeno!
L’Efsa lancia l’allarme: l’olio di palma è cancerogeno! Serve sapere altro o è arrivato il momento di dire basta? L’olio di palma è un killer: per la salute, per l’ambiente e per la nostra economia. E oggi si scopre che questa sostanza, presente quotidianamente sulle nostre tavole in prodotti da forno, dolci, torte, snack, cibi per l’infanzia e alimenti per lattanti, è altamente tossica e cancerogena. Al già chiarissimo monito dell’Istituto Superiore della Sanità che metteva in guardia dalla presenza eccessiva di grassi saturi nell’olio tropicale, ora si somma anche l’allarme dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che, in un corposo dossier di 160 pagine, sottolinea come l’o…
Glifosato, Ue e Pd dicono Sì per altri 7 anni
Alla faccia del principio di precauzione! Alla faccia della salute pubblica! Ancora una volta l’Europarlamento (grazie anche all’appoggio del Pd) decide di fare gli interessi delle lobby e dice sì alla proroga per altri sette anni del glifosato. Con buona pace degli effetti che ormai sono sotto gli occhi di tutti e del giudizio stilato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha definito il glifosato come probabilmente cancerogeno, l’erbicida più usato al mondo, che garantisce alla Monsanto oltre i 5 miliardi l’anno, continuerà a essere spruzzato sui nostri terreni. Lo ha deciso ieri l’Europarlamento con una risoluzione che, anche se non vincolante, metterà a tacere qualsiasi opposizione al momento del voto di maggio. La Commissione europea non aspettava altro! Già a
Efsa protegge la sicurezza… del glifosato
Il glifosato, il pesticida più tossico e diffuso del pianeta, per i danni che causa ad ambiente ed agricoltura dovrebbe sparire dalla faccia della Terra nel minor tempo possibile. Eppure, l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa), che più di ogni altra dovrebbe garantire la sicurezza di ciò che finisce sulle nostre tavole, ritiene “improbabile che il glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l’uomo”. Una presa di posizione molto grave, quella dell’Agenzia europea, che potrebbe aprire le porte al rinnovo per altri dieci anni dell’autorizzazione comunitaria di questo veleno. Il glifosato è un erbicida totale (non selettivo), che in quanto tale uccide tutto quello che trova. Molti agricoltori lo temono, visti gli effetti che può avere sulla salute, e persino il governo Renzi