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Inquinamento: la Pianura Padana è una camera a gas

“La Pianura Padana è una camera a gas”

 

Questo l’allarme sull’ inquinamento che rimbalza su tutti i giornali, lanciato dal noto climatologo Luca Mercalli, su cui da tempo il M5S chiede risposte concrete al governo PD.
Trasporti, energia, ma anche agricoltura e allevamento sono le cause di un peggioramento costante della qualità dell’aria, causa di 90 mila morti premature l’anno e per cui non sembra essere previsto nessun intervento reale di pianificazione.

Nessun impegno strutturato, nessun ripensamento del sistema produttivo


Si continua ad investire sulle fossili (15,2 miliardi di euro nel solo 2016) invece che sull’energia pulita, sulle grandi infrastrutture e sulla cementificazione invece che sulla riqualificazione degli edifici e sulla mobilità sostenibile.
Insomma un disastro da tutti i punti di vista.


Ma la domenica viene fatto nelle città il blocco del traffico dimenticavo. Niente più problemi di inquinamento insomma, considerato che si gira in automobile solo di domenica!?!?


Noi con mozioni, interrogazioni e interpellanze urgenti ne avevamo chieste di cose:
divieto di autorizzazione di nuovi impianti particolarmente inquinanti, stato di emergenza per le regioni padane in modo da stabilire in maniera urgente una pianificazione per la riduzione dell’inquinamento, incentivi nei settori agricoli e zootecnici per una transizione agro-ecologica in modo da far recuperare all’ambiente il ruolo di mitigazione dell’inquinamento

Per ridurre l’inquinamento, una pianificazione degli interventi, infatti, non può prescindere da una dettagliata analisi delle fonti di emissioni e della loro localizzazione, tenendo anche conto che in un contesto come quello padano le aree urbane e quelle rurali si influenzano a vicenda, ad esempio attraverso l’emissione di ammoniaca da parte delle aziende agricole che favoriscono la formazione di particolato ultra-fine.

Perché i problemi oltre che di salute sono anche economici!

L’Italia ha tre procedure di infrazione Europee in corso dovute ai continui superamenti dei valori limite degli inquinanti, con un rischio di multa che potrebbe ammontare a oltre 1 Miliardo di Euro, e sostiene ogni anno altissimi costi sanitari per le malattie croniche a livello respiratorio.

Occorre mettere in atto un rapido e deciso cambio di rotta nelle politiche energetiche, nei trasporti, e rendere funzionali alla riduzione dell’ inquinamento il settore dell’edilizia e il settore agricolo. Occorre proporre al Paese una visione chiara di un futuro sostenibile.

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