Briganti e testimoni?
Oggi, 25 aprile 2014, ci chiamano anti-politica e briganti quando parliamo di libertà e resistenza.
Resistenza e libertà suonano oggi come parole vuote, soffocate da parate, santini e discorsi fatti dall’alto di un piedistallo senza guardare negli occhi i cittadini.
Parole divenute tabù, mentre le battaglie per la loro difesa proseguono.
Cambiano forse i nemici contro cui combattere, divenuti spesso sfuggenti.
Resistenza contro chi affama, resistenza contro chi opprime, resistenza contro chi inganna, resistenza contro chi depriva e ruba e mente. Liberazione dalle catene della finanza, liberazione dalle catene dei trattati internazionali, liberazione dalle catene di un potere globale che tutti schiaccia.
Veniamo invece alle basse strategie comunicative messe in atto anche oggi contro il MoVimento.
Il Governo e la maggioranza usano anche il 25 aprile 2014 per darci contro.
Boldrini ci tratta come demolitori, de-costruttori e torna a scagliarsi su Beppe e sull’uso della memoria storica.
Ci massacrano per evitare di attirare l’attenzione sulla loro evidente ipocrisia in questa ricorrenza.
Adesso vi spiego questo loro ennesimo trucco difensivo.
Non sia mai che oggi, 25 aprile 2014, possiate notare l’ormai perpetuo voltafaccia del partigiano Napolitano ai valori di resistenza e libertà!
Berlusconi ci ha venduto un falso concetto di politica grazie al marketing applicato alle vendite spicciole.
Ha trattato la politica come un gigantesco 3×2 dove ognuno di noi, perso in un gigantesco centro commerciale, è stato rimbambito da siglette pubblicitarie e promesse improbabili.
Forse perché distrutti dal berlusconismo del fustino, oggi noto l’uso di una tecnica ancora più bassa e offensiva dell’intelligenza dei cittadini.
Fa che il tuo peggior difetto divenga il tuo miglior pregio.
L’attenzione di chi ascolta è tutta così concentrata su quella gigantesca menzogna.
Una menzogna così grande che non vi farà vedere altro, una menzogna così grande che potrebbe non farvi riflettere perché troppo sollecitati emotivamente.
Loro distruggono lo Stato pezzo per pezzo e danno a noi dei demolitori!
Facile, no?!?
Che cosa penso oggi, 25 aprile 2014, come cittadino prestato alla politica e a contatto con simili personaggi?
La #consapevolezza dei cittadini che cercano informazioni di prima mano sta crescendo, la resistenza muta talvolta in resilienza (la caratteristica, anche psicologica, di adattarsi al rapido mutamento), la ferita lancinante di una guerra civile avvenuta nel nostro paese forse va persino rimarginandosi un poco.
Avete riflettuto sul fatto che tutti i padri e le madri Costituenti non sono più su questa terra?
A chi è passato il loro testimone secondo voi?
Spesso ci accusano di azioni al limite del ridicolo, come aver comprato una maglietta in centro a Roma o essere crollati dal sonno per troppa stanchezza.
Come semplici cittadini e portavoce in parlamento talvolta abbiamo fatto errori dettati da inesperienza.
Già, loro non fanno errori… Perseverano negli errori volontariamente e per scopi personali!
Ancora una volta nel giudicarci sono usati due pesi e due misure.
Torno a chiedervi: chi ha davvero difeso la Costituzione in questi mesi?
Chi si batte tra mille ostacoli per restaurare un senso di comunità?
La vecchia politica parla di noi come “anti-politica”.
Non possiamo pronunciare parole come “resistenza” e “libertà” senza ricevere attacchi.
Secondo loro siamo ancora bambini che adulti immiseriti devono educare a malaffare e bassezze.
Una volta individuato il trucco di cui sopra, cosa rimane di queste accuse?
Se il termine politica deriva dal greco “πόλις”, polis, (che significa città) chi si sta occupando davvero di tutti i cittadini?
Per noi tutti è stata scritta la Costituzione Italiana!
Oggi, 25 aprile 2014, stiamo anche assistendo a un passaggio di testimone tra generazioni.
Riprendiamo ciò che è nostro e che con fatica, e anche sangue, ci è stato donato!
« La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile (Corrado Alvaro, scrittore)
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