Agostini rinvio a giudizio
Antonio Agostini rinvio a giudizio: le reazioni M5S e le prossime azioni sul territorio
Le indagini della Procura di Roma sull’operato di Antonio Agostini, attualmente segretario generale del ministero dell’ambiente e in attesa, da novembre, della ratifica della nomina a direttore dell’Isin, si sono concluse ieri con il suo rinvio a giudizio.
Sono state confermate le accuse di turbativa d’asta e abuso d’ufficio, al tempo in cui Agostini era direttore generale del Miur e gestiva milioni di euro, erogando finanziamenti europei a progetti di ricerca senza la verifica dei requisiti di legge.
Più di 3 miliardi di euro, per l’esattezza.
“Ci siamo sempre opposti alla nomina di Agostini a capo dell’Isin,– dichiarano i deputati M5S della Commissione Ambiente – dal momento in cui il ministro Galletti ha proposto il suo nome, con l’approvazione del Consiglio dei Ministri, e oggi abbiamo avuto conferma dei nostri sospetti”.
Ricordiamo infatti che Agostini avrebbe dovuto ricoprire, secondo il Governo Renzi, la carica di direttore dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare, un ruolo delicato di controllo, proprio mentre il nostro paese si appresta al decommissioning e all’individuazione del deposito unico nazionale in un luogo idoneo.
“La direttiva 2011/70/Euratom richiede una figura competente e irreprensibile a capo dell’Isin e Agostini non risponde a nessuno di questi requisiti – dichiara Mirko Busto, membro della Commissione Ambiente, che da novembre ha denunciato in Aula e con diverse interrogazioni l’assurdità – “Adesso vogliamo che il Governo si prenda le proprie responsabilità, nominando la persona giusta, perché è necessario che l’Isin abbia subito un proprio direttore per assicurare all’Italia un percorso sicuro fuori dal nucleare. Chiediamo al Ministro Galletti, almeno stavolta, trasparenza nella condivisione dei curricula dei nuovi potenziali candidati, con le Commissioni parlamentari Industria e Ambiente”.
“A proposito di trasparenza, nelle scorse settimane – conclude Busto – “è proprio dalla mia regione, il Piemonte (che detiene il 96% delle scorie italiane) che abbiamo annunciato come M5S una proposta per scrivere con le popolazioni un programma nucleare nazionale condiviso. La nostra prossima azione sarà richiedere tutti i dati utili sulle scorie nostrane per fornirli ai cittadini”.
Antonio Agostini rinvio a giudizio dal blog Parlamento 5 Stelle
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