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Antibiotico resistenza – L’OMS mette in guardia l’Italia

Questa in corso è la settimana mondiale dell’uso consapevole degli antibiotici indetta dall’OMS. Ma l’Italia di fare un uso consapevole degli antibiotici sembra proprio non volerne sapere.

UN PIANO CHE VA TROPPO PIANO – Il Piano Nazionale contro l’Antibiotico Resistenza recentemente approvato è talmente scialbo che faccio davvero fatica a definirlo un primo passo visto che non prende minimamente in considerazione i suggerimenti di ben 20 ONG, e che il MoVimento 5 Stelle ha fatto propri, relativamente al bando dell’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti.

L’IMPEGNO DEL CIWF
– Ecco perché ci schieriamo con il CIWF (ONLUS che si impegna per il benessere e la protezione degli animali da allevamento) per chiedere al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina di appoggiare il divieto dell’uso preventivo degli antibiotici negli allevamenti in tutta l’UE, così come votato dall’Europarlamento lo scorso anno.

LE DIRETTIVE DELL’OMS – Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano molto chiaro, cito: “l’uso degli antibiotici negli allevamenti deve essere ridotto in maniera importante se vogliamo evitare una catastrofe sanitaria globale”. Di fronte a parole così perentorie l’Italia si sta muovendo male ed in ritardo.

NUMERI – I dati parlano chiaro: l’Italia è fanalino di coda in Europa per quantità di antibiotici usati negli allevamenti. Pensate che, ad oggi, il 70% degli antibiotici venduti nel nostro Paese sono destinati agli allevamenti ed il risultato di questo è che sono nel nostro Paese i livelli di resistenza agli antibiotici, sia negli animali che negli uomini, sono già preoccupanti. Si parla di circa 7.000 vittime l’anno, numeri che però sembrano non interessare i media più importanti del nostro Paese.

Il MOVIMENTO 5 STELLE –  Noi abbiamo presentato diverse proposte per contrastare questa emergenza, per incentivare sistemi di produzione differenti e – soprattutto – per informare sulle reali ricadute del nostro modo di mangiare. Tra tutte ricordo la mozione di Matteo Mantero, approvata alla Camera, che chiede al Governo di adottare varie iniziative per prevenire lo sviluppo e la trasmissione delle malattie all’interno degli allevamenti e per incentivare sistemi di allevamento estensivo e allevamenti con metodi biologici che garantiscano maggior rispetto del comportamento e del benessere animale, nonché una minore incidenza delle infezioni. Così come pure la proposta di legge a mia prima firma sulla vigilanza nei macelli e i controlli negli allevamenti va in questa stessa direzione.

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