0Shares
0 0

In questi giorni di caccia alle streghe vegan e di disinformazione ad altissimi livelli condivido con molto piacere sul mio blog l’appello che alcuni biologi hanno inviato al proprio Ordine professionale chiedendo ai colleghi di prendere posizione contro questo clima antiscientifico da inquisizione nei confronti dell’alimentazione vegan. Sono felice che sempre più professionisti inizino a dissociarsi da una certa (dis)informazione e che sempre più persone con coraggio, professionalità e onestà intellettuale prendano le distanze da affermazioni e tesi che, ormai è evidente, più che guardare alla salute e al benessere dei cittadini, sono sorrette da ben altri interessi. Ringrazio quindi la Dottoressa Roberta Bartocci e i suoi colleghi per l’iniziativa e vi auguro buona lettura.

Lettera all’Ordine dei Biologi.

Siamo degli iscritti che con questa comunicazione desiderano segnalare un fenomeno molto negativo che non onora la Nostra professione: si tratta del vero e proprio clima da caccia alle streghe da parte di alcuni colleghi nei confronti degli stili alimentari a base vegetale, in particolar modo l’alimentazione vegana.

Come certamente sapete, questo stile alimentare dalle radici culturali antiche, si sta velocemente diffondendo negli ultimi anni, anche perché se ne riconoscono i benefici sulla salute ed è stato promosso dalla letteratura scientifica a stile alimentare virtuoso e praticabile in ogni fase del ciclo vitale.

I firmatari di questa nota sono biologi nutrizionisti iscritti a questo Ordine professionale che hanno approfondito nella loro carriera gli studi sull’alimentazione a base vegetale e seguono nella pratica quotidiana persone con questi stili alimentari conoscendone quindi lo stato nutrizionale direttamente.

Ciò premesso, ci preme ancora rappresentarVi quanto segue:

– siamo consapevoli che nei percorsi universitari di base l’argomento non viene praticamente trattato, anche se chi desidera approfondire la materia può frequentare il master in dietetica e nutrizione vegetariana presso l’Università delle Marche,

– ci sono ormai lavori scientifici altamente significativi sotto il profilo statistico nonché la posizione dell’American Dietetic Association che dal 2009 che ribadisce:

Le diete vegetariane ben pianificate si sono dimostrate salutari, nutrizionalmente adeguate, e possono conferire benefici nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane sono appropriate per tutte le fasi del ciclo vitale. Sono molte le ragioni del crescente interesse nei confronti del vegetarismo. (…)I professionisti della nutrizione dovrebbero essere in grado di assistere i clienti vegetariani fornendo loro informazioni aggiornate e accurate sulla nutrizione vegetariana, sui vari alimenti e su come reperirli.

–       l’alimentazione vegana opportunamente pianificata, come possiamo noi stessi testimoniare, è assolutamente idonea anche per le primissime fasi del ciclo vitale

–  di recente il Ministero della Salute ha emanato una nota (la 0018646-P-05/05/2016) in cui stabilisce che non c’è necessità di presentazione di certificato medico per chi richiede un menu vegetariano o vegano così come per altre richieste di menu speciali per esigenze etiche e religiose come peraltro  già sancito nelle Linee di Indirizzo sulla Ristorazione Scolastica del 2010, ad ulteriore conferma che l’alimentazione vegana ben pianificata rientra tra le libere scelte dell’individuo e delle famiglie.

–       riteniamo inoltre  doveroso seguire al meglio tutte quelle persone che desiderano evitare del tutto o in parte alimenti di origine animale, dato peraltro che gli stili alimentari vegetariani, in particolar modo quello vegano, rispondono pienamente agli obiettivi deontologici del biologo di preservazione degli ecosistemi, poiché si tratta dello stile alimentare col minor impatto su di essi.

– apprezziamo molto l’impegno di questo Ordine professionale contro l’abuso di professione, dato che molti sono i millantatori che mal orientano le famiglie che desiderano seguire un’alimentazione vegana

– sono sempre di più le persone che adottano uno stile alimentare vegetariano o vegano per se’ e i propri famigliari, bambini compresi, e queste persone necessitano di professionisti preparati, non di essere censurati

–  è operativa da anni l’eccellente e seria divulgazione scientifica sull’argomento da parte della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana e la recente iniziativa di networking di professionisti esperti in materia per lattanti, bambini, adolescenti, gravidanza e allattamento (Rete Famiglia Veg), segno concreto della praticabilità degli stili alimentari vegetariani.

Facciamo infine presente che:

– in una nota di venerdì 1 luglio u.s. della pagina Facebook della Federazione Nutrizionisti Professionisti, a firma del collega Riccardo Monaco, si promuove a denunciare il professionista che consigli la dieta vegana in quanto causa di danno biologico;  nella presentazione della Federazione inoltre esplicitamente si dichiara che i contenuti della pagina non si addicono ‘a vegani ed estremisti’ e in alcuni post si sbeffeggia chi ha fatto questa scelta.

La nota era riferita ad un fatto di cronaca, peraltro falsamente riportato, di una bambina presunta vegana ricoverata d’urgenza presso il Gaslini di Genova nei giorni scorsi.

Ci chiediamo come si pongano i colleghi afferenti a questa associazione nei confronti di eventuali clienti vegani? È facile presumere che si pongano esattamente come chi allontana queste persone inducendole al fai da te, cosa molto pericolosa in caso di bambini e lattanti, venendo quindi meno ai loro doveri e non ultimo screditando  la figura del biologo.

Questo atteggiamento non giova a nessuno, mentre gioverebbe senz’altro che ci si aggiorni sull’argomento.

Denunciamo quindi al nostro Ordine professionale

la condotta di quei colleghi che pubblicamente ostracizzano l’alimentazione vegana poiché le convinzioni personali devono lasciare il posto alle evidenze scientifiche e soprattutto perché così facendo recano danno a persone e alla professione e contravvengono a nostro avviso agli artt.2 c. 2 , 19 c.3 , 20 c. 1 d del nostro codice deontologico.

Chiediamo pertanto all’Ordine di cui facciamo parte di prendere pubblicamente posizione in merito e di ammonire nella fattispecie gli autori della nota succitata che alleghiamo.

In attesa di un Vostro cortese riscontro si inviano distinti saluti

Dott.ssa Roberta Bartocci

Dott. Paolo Bianchini

Dott.ssa Sabina Bietolini

Dott. Giorgio Fabbro

Dott.ssa Denise Filippin

Dott.ssa Maria Alessandra Tosatti

Dott. Gianluca Rizzo

0Shares
0 0
Previous post

Dieta veg ai bambini? Il parere del Dottor Pinelli

Next post

Olio di Palma insostenibile - Fonti e documenti