AgricolturaAmbienteAttività M5SEcologiaPoliticaSalute

Glifosato, tutto rimandato. Ma il no del governo è un bluff

Non ci sarà nessun rinnovo di autorizzazione per il glifosato. Almeno non oggi. E’ una vittoria solo parziale che non ci permette di abbassare la guardia neanche per un giorno da qui a maggio, quando il Comitato fitosanitario permanente sarà nuovamente chiamato ad esprimersi sul terribile pesticida targato Monsanto.

Qualche giorno fa era trapelata una comunicazione in cui sembrava ormai chiara la linea da seguire: sì al glifosato per altri 15 anni.

Alla faccia delle raccomandazioni dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e dell’Organizzazione mondiale della sanità che hanno inserito questa sostanza nella categoria delle sostanze probabilmente cancerogene. E di molti altri studi – tra cui una ricerca di tre anni, condotto da 17 esperti in 11 Paesi e pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Oncology – che hano rivelato una forte correlazione tra l’esposizione al glifosato e il linfoma non-Hodgkin e che hanno dimostrato aumenti di ricorrenza di leucemie infantili, malattie neurodegenerative e Parkinson legati al pesticida.

Per fortuna la pressione della società civile e delle organizzazioni ambientaliste sembra aver indotto alcuni Stati a tirarsi indietro. Francia, Svezia e Paesi Bassi sono stati i primi ad opporsi. Poi anche l’Italia, tramite le dichiarazioni dei Ministri Martina, Lorenzin e Galletti ha dichiarato la sua opposizione.

Ma, come al solito, c’è un ma. A quanto pare i nostri ministri avrebbero proposto di abbandonare il glifosato solo dal 2020, estendendo nei fatti l’autorizzazione all’uso e al commercio per altri 4 anni.

Se le cose fossero così si tratterebbe di un messaggio gravissimo che schiera ancora una volta questo Governo dalla parte di multinazionali e lobby, contro gli interessi dei cittadini e contro i loro stessi impegni.

Non dimentichiamo infatti che lo stesso Governo già nel gennaio 2014 aveva approvato la mozione proposta dal Movimento 5 Stelle di adottare un Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Se ne devono essere dimenticati. Come si devono essere scordati che l’Italia è il maggiore consumatore di pesticidi tra i Paesi dell’Europa occidentale, con valori doppi rispetto a quelli di Francia e Germania e che il glifosato è il componente principale di almeno l’80% degli erbicidi in commercio nel nostro Paese, presente in ben 750 prodotti.

Si saranno anche scordati anche che si tratta di un vero e proprio veleno, ampiamente usato in ambito agricolo, ma anche negli spazi urbani e nel giardinaggio, nonostante i tanti studi scientifici che denunciano i rischi per la salute e per l’ambiente.

Ma noi continueremo a ricordarglielo. Giorno dopo giorno da qui al momento del voto in Commissione Europea.

Noi continueremo a fare in modo che se ne continui a parlare, che le persone si informino e che, almeno in Italia, passi la nostra proposta di legge sui Limiti all’impiego di sostanze diserbanti chimiche. Lo faremo per tutelare la nostra agricoltura, le attività agricole condotte con metodi biologici e naturali, ma anche – e soprattutto – la nostra salute, l’ambiente, la biodiversità e la nostra terra.

 

Previous post

PETIZIONE PER BLOCCARE SPOT PRO OLIO DI PALMA

Next post

Olio di palma: Indonesia brucia ma Italia continua spot