A seguito di un flash mob in merito all’iniziativa M5S su #sosbankitalia (nella foto qui sotto), ho ricevuto a mezzo stampa un commento dal deputato PD Luigi Bobba.
Questa la mia risposta.
“Egr. Direttore
Leggo sul vostro giornale on-line un articolo a firma del deputato del Partito democratico Luigi Bobba che chiama in causa il Movimento 5Stelle e me in particolare, in relazione agli ultimi avvenimenti parlamentari.
Vorrei subito mettere in chiaro che non amo molto questo sistema di dialogo a mezzo stampa, non appartiene alle logiche del Movimento 5 Stelle, e tanto meno alle mie. Il nostro Movimento è sorto proprio per contrastare queste disfunzioni del sistema politico, questo gran teatro dove politici più o meno noti occupano le pagine dei giornali per dire tutto ed il contrario di tutto, in sostanza per non dire nulla.
A noi piacerebbe si discutesse dei provvedimenti, non di polemiche. Anche in questo caso il M5S in Parlamento ha assunto un atteggiamento molto critico in merito ai provvedimenti ed agli atteggiamenti con i quali la maggioranza ed il Governo hanno deciso di portare avanti i loro piani. Per evitare che si discuta di questo, ecco pronta la polemica, la provocazione e tutto quello che ne consegue con l’unico risultato di alzare un polverone nel quale si perdono i reali motivi dello scontro politico. Si perde in ultima istanza l’informazione al cittadino. Queste modalità non mi appartengono, ma credo il caso presente possa rappresentare l’occasione per fare maggiore chiarezza su alcuni punti.
Per quanto riguarda Gandhi, rappresenta un punto di riferimento della mia crescita umana e professionale e credo che la sua teoria della non violenza non abbia nulla a che fare con l’accettazione inerte degli atti e delle azioni messe in campo dal “nemico”, se così fosse stato non avrebbe ottenuto tutto quello che è riuscito ad ottenere nella sua vita di leader spirituale e politico di un’intera Nazione. Nello specifico non ci risulta che Gandhi abbia mai picchiato qualcuno, così come non ci risulta che noi del M5S abbiamo messo le mani addosso a qualcuno, questo non è mai accaduto. Guarda caso è accaduto il contrario! E cioè, mentre noi mostravamo il nostro dissenso nei confronti della Presidenza della Camera, una mia collega ha ricevuto un grandioso rovescio per mano del gentile questore Stefano Dambruoso…
Leggo nell’articolo richiamato che noi del M5S abbiamo tentato di bloccare i lavori della Camera… ohibò, direbbe qualcuno… il MoVimento 5 Stelle avrebbe tentato di bloccare i lavori della Camera! E magari a presiedere i lavori dell’aula c’era proprio Di Maio…
No, non è andata proprio così caro Bobba, il M5S voleva proseguire i lavori dell’Aula, ma la Presidenza, venendo meno al suo ruolo di neutralità ha preferito schierarsi, o forse meglio dire obbedire ad ordini superiori di scuderia partitica, e pur di garantire l’approvazione del decreto IMU/Bankitalia ha usato il delizioso strumento della ghigliottina, della tagliola, che proprio non mi sembrano sostantivi legati al fluire, allo scorrere naturale della dialettica democratica.
L’on. Bobba ci dice che il M5S fa carta straccia dei Regolamenti… potrebbe dirci a quali regolamenti avremmo contravvenuto. Allo stesso tempo ci dica, di grazia in quale articolo di quale regolamento è presente il potere di tagliola che ha usato la Presidente Boldrini per bloccare il dibattito parlamentare che se continuato, così come da regolamento, avrebbe fatto decadere il decreto ed impedito, almeno per il momento di regalare ad istituti privati – nazionali ed esteri – 7,5 miliardi di euro dal bilancio della Banca d’Italia. Sulla questione dei soldi della Banca d’Italia lei sa meglio di me dov’è la magagna, in ogni caso la invito a seguire la voce e le azioni di Elio Lannutti, Presidente dell’Adusbef, l’associazione che difende gli utenti dei servizi bancari e finanziari, che ha comunicato di aver depositato esposti denunce a 130 procure della Repubblica, alle Procure Generali della Corte di Appello, chiedendo di valutare tutta una serie di reati, che vanno dal concorso formale in reato continuato articolo 81, pene per coloro che concorrono in reato, circostanze aggravanti, abuso di ufficio, omissione di atti di ufficio, interruzione di pubblico servizio e pubblica utilità, riduzione in schiavitù, truffa, appropriazione indebita, abuso della credibilità popolare, sono tutti articoli del codice penale.
Il Movimento 5 Stelle è qui per cambiare l’Italia, perché i liberi cittadini possano riprendersi quello che è loro, nel bene di tutti, e non solo di lobby bancarie e di partito, e non saranno una manciata di falsità e provocazioni a fermarci.”
Link all’articolo originale di InfoVercelli24
Cordialmente
Mirko Busto, portavoce 5 Stelle alla Camera dei deputati