Inceneritore di Vercelli, dubbi e conferme su qualità dell’aria
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Vi piacerebbe sapere che a qualche centinaio di km da qui si muore accanto a un inceneritore molto simile a quello di Vercelli? Noi del M5S ci stiamo preoccupando della salute delle nostre famiglie. E anche delle vostre.
Guardate dunque cosa accade in Toscana dove, dal 1974 al 2010, si sono avvicendati due impianti di incenerimento in località Falascaia nel Comune di Pietrasanta. In Toscana, l’ASL di Viareggio ai primi di ottobre ha presentato i primi dati di un’indagine epidemiologica che sta monitorando circa mille morti sospette, relative agli anni Ottanta, e più di 350 nascite tra il 2004 e il 2010.
Perché ci stiamo preoccupando così tanto? Perché dal 2004 al 2010 l’inceneritore toscano fu gestito da Tev Veolia, che guarda caso sino allo scorso anno era gestore dell’inceneritore vercellese. Possiamo dire che i due impianti sono “gemelli”?
Gemelli ma non uguali, poiché, come riportato dall’articolo del quotidiano toscano Il Tirreno, l’inceneritore toscano ha sospeso l’attività “dal 2010 dopo un’indagine della Procura della Repubblica di Lucca: nel patteggiamento che ha concluso la vicenda giudiziaria si è ammesso che i tecnici della società che lo gestiva (la multinazionale francese Tev Veolia) taroccavano i dati delle emissioni di anidride carbonica”.
Di fronte all’articolo che ricorda i dati taroccati e le morti sospette nella vicenda toscana, siamo solidali con i cittadini toscani coinvolti e vogliamo più chiarezza anche sulle nostre preoccupazioni locali, acuite dai risultati della seconda fase di uno studio su 18 Comuni situati attorno al capoluogo vercellese.
Preoccupante, al termine dello studio vercellese, la lettera dei medici Salerno e Palin che evidenzia “dei rischi decessi e malattie globalmente maggiori nelle zone a Sud di Vercelli rispetto quelle a Nord”.
Ancor più preoccupante sapere che da poche ore l’inceneritore di Vercelli, un gigante vetusto e in agonia, sta funzionando con una sola linea, reo di aver sforato ben sei volte in 15 giorni le emissioni di monossido di carbonio.
Tutto questo avviene in quella che l’Agenzia Europa per l’Ambiente (EEA, European Environment Agency) ha definito poche ore fa la zona più inquinata d’Europa: la nostra Pianura Padana, una conca in cui le correnti d’aria cariche di particelle ultrasottili (Pm 2,5) ammorbano le nostre vite.
Ci chiediamo: come sono collegate le vicende di questi due “gemelli tossici” tra nord e centro Italia? Vi sono dei collegamenti tra l’incidenza dei tumori a sud di Vercelli e la posizione dell’inceneritore vercellese, sito in via per Asigliano tra Vercelli città e la Bassa vercellese, in direzione Casale? Vi sono altri dati disponibili per i cittadini piemontesi e vercellesi sulla qualità dell’aria nella nostra Pianura Padana? Possono esserci fornite delle prime anticipazioni e aggiornamenti dal Registro Tumori avviato a Vercelli nel 2011? La nostra salute è oggi, non domani.
Fonti: Il Tirreno del 03/10/2013 (link), La Stampa Vercelli 15/10/2013 (link), lettera dei medici (link), Il Corriere Milano 17/10/2013 (link)
Interrogazione (che attende risposta) in Commissione su inceneritore di Vercelli
Mirko Busto – Capogruppo M5S VIII Commissione Ambiente Camera dei deputati
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