Metti una canna nel tuo diesel
Come utilizzereste una canna di bambù per far muovere la vostra automobile?
Magari sul portapacchi per issare carichi “volanti” o a portata di mano quando abbassate il finestrino e dovete premere il bottone per ottenere il tagliando dell’autostrada…
Scherzi a parte, torniamo a parlare della bioraffineria di Crescentino, impianto attivo da dicembre 2012 e che, tra i primi al mondo, dovrebbe produrre biocarburante da una specie vegetale autoctona e non destinata al consumo umano.
Sorvoliamo sul fatto che con la crisi (anche alimentare) che c’è in giro destinare terra a produzioni agricole di tipo non commestibile, anche se autoctone, solleva alcuni interrogativi etici. Torniamo all’impianto che, tra la popolazione locale, desta domande e preoccupazioni.
Alcuni giorni fa, avevo incontrato Salvatore Sellaro e un folto gruppo di cittadini, intrattenendomi a parlare della tematica di cui sopra e di molti altri temi ambientali.
Video Salvatore Sellaro (annuncio sciopero della fame) e Mirko Busto (intervento)
Prima di andarmene, avevo promesso che il MoVimento avrebbe fatto il possibile a tutti i livelli per aumentare la consapevolezza sulla vicenda e per far luce sugli aspetti poco chiari.
Come sempre nel M5S è scattato il nostro lavoro di rete ed è stato il consigliere regionale Davide Bono a porre alcune scottanti domande alla Regione Piemonte.
Annuncio interrogazione (comunicato congiunto M5S)
All’interrogazione è stata data come da prassi risposta immediata, confermando l’utilizzo di paglia di grano in assenza dell’autoctona “canna gentile” (che autoctona era forse un tempo, visto che va piantata di nuovo).
Continuate a seguirci nel blog sulla vicenda!
Mirko Busto capogruppo M5S VIII commissione Ambiente
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