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OLIO DI PALMA E MICROGRANULI: governo sacrifica salute e ambiente a interesse di lobby

A quanto pare il record di CO2 nell’atmosfera e l’allarmante denuncia dell’organizzazione meteorologica mondiale (Omm) sull’inizio di una nuova era climatica, per questo governo è poca cosa.

E poco importa che tra siccità, incendi e le nostre emissioni di CO2, il 2016 sia stato l’anno più funesto di sempre, con il record di anidride carbonica in atmosfera più alto degli ultimi 3 milioni di anni.

Proprio nei giorni in cui vengono resi pubblici i dati sulla tragica situazione in cui versa il nostro pianeta Renzi e company decidono di fare orecchie da mercante su due temi di fondamentale importanza su cui il Movimento 5 Stelle si batte da sempre: olio di palma e microgranuli. Due questioni più vicine di quel che si può immaginare.

Il primo è riconosciuto tra le cause principali di deforestazione, distruzione della biodiversità, inquinamento del suolo, delle acque ed emissione di gas serra. Basti pensare che uno dei principali paesi produttori, l’Indonesia, è recentemente balzato al quarto posto mondiale per emissioni di gas serra proprio a causa degli incendi appiccati per lasciare il posto alle piantagioni di palma da olio. Olio che, va ricordato, è estremamente pericoloso per la salute di chi ne fa uso, contenendo al suo interno alte concentrazioni di grassi saturi oltre che contaminanti genotossici e cancerogeni.

I secondi, i microgranuli, sono tra i maggiori killer dei nostri mari sia per l’impatto altissimo che hanno sull’ambiente marino, sia perché, una volta ingeriti da pesci, crostacei, molluschi e organismi acquatici, entrano a far parte anche della catena alimentare umana, con tutti i rischi che ne conseguono. Rischi, ambientali e salutari, talmente elevati che gli Stati Uniti ne hanno vietato produzione e commercio già a partire da metà del 2017. Segno evidente che si può fare. Anche il nostro governo avrebbe potuto fare qualcosa del genere, appoggiando la proposta dei 5 Stelle.

Ma come al solito ha preferito tutelare gli interessi delle lobby che di queste sostanze fanno uso temporeggiando la messa al bando dei microgranuli fino al 2020 e ignorando totalmente la questione olio di palma. Argomento tabù, a quanto pare, per questa maggioranza. Con buona pace del nostro pianeta, della nostra salute e del nostro futuro.

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