Il M5S salva i lupi dagli abbattimenti
Questo Governo, come i precedenti, sembra maestro nell’attuare veri e propri attentati all’ambiente e alla biodiversità, animale e vegetale, dimenticandosi troppo spesso che si tratta di patrimonio indisponibile dello Stato e, quindi, di tutti noi, nonché tesoro da preservare per i nostri figli e nipoti.
Questa volta, sbandierando interessi economici o pericoli fittizi, Renzi e company si apprestavano a varare un nuovo piano, eufemisticamente definito di conservazione e gestione del lupo che, dopo ben 45 anni, avrebbe consentito gli abbattimenti di lupi e ibridi e, addirittura, la caccia ai cani vaganti, contro il divieto fissato per legge nel 1991. Alla faccia dei decenni di crociate condotte per reintrodurre una specie che nel 1971 era quasi estinta. E alla faccia pure delle montagne di denaro speso nei programmi di ripopolazione.
A tutto ciò il Movimento 5 Stelle si è opposto con ogni forza riuscendo ad ottenere un importante risultato: la folle intenzione della conferenza Stato-Regioni di legalizzare l’uccisione fino un numero di 60 all’anno è stata per fortuna scongiurata grazie a un ordine del giorno del M5S, a firma Patrizia Terzoni, rivolto al ministero dell’Ambiente.
Tutto ciò consentirà davvero di tutelare la cittadinanza e mantenere l’equilibrio tra la tutela del patrimonio zootecnico e la protezione della biodiversità, come già auspicato dall’Unione Europea che, è sempre bene ricordarlo, continua a versare fondi all’Italia perché si muova in questa direzione.