Mirko Busto Blog » Bonifiche http://mirkobusto.net Cittadino portavoce alla Camera dei Deputati Sun, 03 Aug 2014 05:28:23 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.9.1 San Pancrazio, dalla meraviglia allo sconcerto http://mirkobusto.net/san-pancrazio-dalla-meraviglia-allo-sconcerto/ http://mirkobusto.net/san-pancrazio-dalla-meraviglia-allo-sconcerto/#comments Sun, 13 Jul 2014 04:39:21 +0000 http://mirkobusto.net/?p=2602 Ieri, sabato, ho passato un pomeriggio nella pancia della discarica ex Lepetit di San Pancrazio (Br)… Qui si trovano rifiuti tossico nocivi e cancerogeni ammassati senza alcuna protezione dagli anni ’70 in poi. Vedete le foto?

discarica nel tufo a San Pancrazio BRLe ex cave di tufo erano il sito ideale per creare senza fatica discariche abusive di rifiuti pericolosi. E così fu.
Così come è accaduto un po’ dappertutto in Italia, ma con particolare perversa predilezione per le aree più belle e abbandonate dallo stato…

E attorno alla discarica abusiva?
Serre e vigneti… Invece che il vino al metanolo si può assaggiare il vino ai trialometani e al cloroformio.

Ora il sito ha avuto un intervento di messa in sicurezza. Che vuol dire?

Rimuovere il materiale contaminante costava troppo. Allora lo si copre con un telo e si evita che la pioggia porti gli inquinanti a spasso per le falde acquifere e quindi nei nostri rubinetti…
Discarica ex Le Petit San Pancrazio BR

Però il materiale resta lì. E nessuno ha potuto isolarlo dal basso. Il che vuol dire che continuerà ad andare nelle falde, anche se in minor quantità.

Faremo richiesta per visualizzare gli elaborati tecnici e indagheremo per capire se si poteva fare meglio e se tutto è stato fatto a regola d’arte.
Come?
I nostri potenti mezzi siete voi! Se siete tecnici in questo campo dateci una mano!

Resta poi irrisolta una domanda fondamentale. Di chi sono le responsabilità? Chi ha buttato rifiuti tossici nocivi e cancerogeni in una cava coprendola poi solo con un po’ di terra.

Forse è il caso che la magistratura dia qualche risposta… Noi sollecitiamo e non molliamo!

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Inceneritore Vercelli, parole vuote sulla pelle dei cittadini http://mirkobusto.net/inceneritore-vercelli-parole-vuote-sulla-pelle-dei-cittadini/ http://mirkobusto.net/inceneritore-vercelli-parole-vuote-sulla-pelle-dei-cittadini/#comments Tue, 04 Mar 2014 15:21:46 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1701 fine all’attività dell’impianto, con il suo definitivo spegnimento. Si tratta di una fine apparente, perché l’indifferenziato che arriverà a Vercelli dovrebbe essere trattato a Cavaglià (impianto di produzione ecoballe e discarica). Oppure ...]]> cielo pulito al tramonto
Apprendo con preoccupazione la ben nota e triste fine della vetusta macchina cittadina, l’inceneritore.

Un quadro tetro quello tratteggiato dalla stampa locale in data odierna. Dopo alcuni decenni di servizio, in queste ore è stata apparentemente posta la parola fine all’attività dell’impianto, con il suo definitivo spegnimento.

Si tratta di una fine apparente, perché l’indifferenziato che arriverà a Vercelli dovrebbe essere trattato a Cavaglià (impianto di produzione ecoballe e discarica).

Oppure chissà, quando l’attenzione dell’opinione pubblica sarà scemata, l’indifferenziato sarà disintegrato nei forni dei cementifici, strutture meno controllabili di un inceneritore perché gestite da privati.

Rifiuti nei cementifici? In Italia si può, grazie al decreto Clini del marzo 2013 e al governo di centrosinistra Monti.

Maura Forte, candidata sindaco per le imminenti amministrative vercellesi, pare aver dimenticato questo “regalino” della sua stessa scuderia, perché in un’intervista dichiara che si occuperà di “inceneritore e polveri sottili nell’aria”.

Notizia Oggi Vercelli 03/03/2014

Notizia Oggi Vercelli 03/03/2014

Anche in questo caso notiamo che il PD si comporta come un cavallo imbizzarrito e confuso, che scalcia in una direzione e solleva la testa da un’altra.

O nella migliore delle ipotesi, una distanza siderale divide la base locale dai “piani alti” del proprio partito d’appartenenza e anche dal presidente del consiglio.

Matteo Renzi è da sempre a favore degli inceneritori e nemico di chi si batte per tutelare la salute dei cittadini. Basti ricordare le accuse lanciate al medico oncologo Patrizia Gentilini (video online sul sito www.vercelli5stelle.it).

Altra nota dolente, che annerisce un quadro e un cielo già di per sé tetro nel vercellese, è quella riguardante la condizione dei lavoratori in forza a questa piccola cittadella degli orrori (ricordate che l’inceneritore è stato anche teatro di una giovane morte bianca?).

Anche in questo caso, da parte delle istituzioni locali, de-umanizzate dal loro ruolo di apportatrici di servizi utili alla cittadinanza, arrivano solo faciloneria e pressappochismo: i lavoratori sembrano quasi trattati alla tregua di rifiuti, nel migliore dei casi alcuni di essi saranno ricollocati come autisti in marcia verso la “fossa” di Cavaglià.

Una sorte, quella di una macchina obsoleta e fuori tempo, che si poteva prevedere e su cui il M5S a livello nazionale e locale, assieme all’apporto di cittadini e associazioni del territorio, fa sentire la sua voce per immaginare e attuare un futuro più sostenibile.

Sotto gli occhi di tutti, anche il fatto che il revamping dell’inceneritore è stato uno spreco di denaro pubblico.

Oggi più che mai, alla luce di quanto sopra esposto, assieme agli attivisti locali ho sollecitato una risposta al neo ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi in merito alla bonifica dell’area e al futuro della mia città.

Link interrogazione

Mirko Busto – deputato M5S

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Vercelli verso Rifiuti Zero? http://mirkobusto.net/vercelli-verso-rifiuti-zero/ http://mirkobusto.net/vercelli-verso-rifiuti-zero/#comments Thu, 05 Dec 2013 20:57:17 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1456 Ringraziamo i comitati, le Associazioni e i singoli cittadini che si sono battuti negli anni per spegnere l’inceneritore, impianto fortemente impattante in una delle aree più inquinate d’Italia e del mondo. Come eletti e attivisti del M5S ci siamo battuti a lungo per il rispetto dei limiti emissivi, per la chiusura e la bonifica dell’impianto. Eravamo trasaliti, qualche mese fa, alla decisione di questa Giunta di investire altre centinaia di migliaia di euro per far ripartire il vetusto impianto dopo l’ennesimo fermo. Evidentemente l’avvicinarsi delle elezioni deve aver portato a più miti consigli. Ora restiamo in allerta per far sì che non venga programmato u...]]> Logo Reduce Reuse Recycle

Ringraziamo i comitati, le Associazioni e i singoli cittadini che si sono battuti negli anni per spegnere l’inceneritore, impianto fortemente impattante in una delle aree più inquinate d’Italia e del mondo.

Come eletti e attivisti del M5S ci siamo battuti a lungo per il rispetto dei limiti emissivi, per la chiusura e la bonifica dell’impianto.

Eravamo trasaliti, qualche mese fa, alla decisione di questa Giunta di investire altre centinaia di migliaia di euro per far ripartire il vetusto impianto dopo l’ennesimo fermo. Evidentemente l’avvicinarsi delle elezioni deve aver portato a più miti consigli.

Ora restiamo in allerta per far sì che non venga programmato un nuovo impianto di incenerimento nel quadrante nord. L’impianto a freddo dovrà essere una “fabbrica dei materiali” che studi i materiali post consumo per riprogettarli verso la totale scomponibilità, riciclabilità e riusabilità.

Non già un impianto che produce CDR (combustibile da rifiuti) da bruciarsi in altri forni. I rifiuti possono e devono essere gestiti solo nell’ottica dell’obiettivo Rifiuti Zero con la riduzione e la riprogettazione a monte e la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo a valle.

Vercelli – e non solo – può partire da subito verso l’obiettivo Rifiuti Zero, ma ha bisogno di un’amministrazione più informata ed attenta al bene comune che ai propri interessi e vecchie logiche di consumo. Rifiuti Zero è anche obiettivo e contenuto che guida M5S a livello nazionale nella redazione del nuovo Testo Unico Ambientale (TUA).

Quanto agli eletti, impegneremo sia Roma che Torino affinché si metta fine al rimpallo di competenze tra enti e venga finalmente approntata la bonifica dell’area di Via Asigliano.

A questo proposito, c’è già la volontà di presentare una nuova interrogazione parlamentare in merito alla bonifica dell’area e per scongiurare il sorgere di ulteriori impianti di questo tipo in territorio vercellese.

Ricordiamo altresì che sull’area del termovalorizzatore di Vercelli, a maggio scorso e sempre grazie al lavoro di rete svolto con i cittadini, era stata presentata un’interrogazione proprio sulla bonifica, interrogazione alla quale attendiamo risposta dal Ministero dello sviluppo economico.

Davide Bono, consigliere regionale M5S Piemonte
Mirko Busto, deputato M5S Piemonte
MoVimento 5 Stelle Vercelli

Altri link utili:

Che Fare rilascia in rete la consulenza tecnica

VercelliOggi resoconto del CdA Atena

Interrogazione parlamentare su bonifica dell’area

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I parlamentari del M5S visitano il sito Acna di Cengio http://mirkobusto.net/i-parlamentari-del-m5s-visitano-il-sito-acna-di-cengio/ http://mirkobusto.net/i-parlamentari-del-m5s-visitano-il-sito-acna-di-cengio/#comments Sat, 08 Jun 2013 19:49:52 +0000 http://mirkobusto.net/?p=113 Marco Scibona e Matteo Mantero, hanno effettuato una visita ispettiva al sito ex Acna di Cengio, accompagnati da esperti ambientali della associazione “Val bormida pulita”. Il sito è teatro di una delle più importanti contaminazioni ambientali della storia italiana, sia per l’entità del danno ambientale che per la lunga storia (117 anni) di attività industriale. L’area dell’ex stabilimento è tutt’ora oggetto di un importante intervento di bonifica e messa in sicurezza operato dalla Syndial, partecipata ENI proprietaria del sito e soggetto obbligato alla bonifica.  L’intervento si basa principalmente su una “messa in sicurezza permanente” e su una “bonifica con misure di sicurezza”. La prima si è realizzata mediante la creazione di una discarica contenente più di tre milio...]]> Una delegazione di portavoce dei cittadini del M5S, tra cui Mirko Busto, Carlo Martelli, Fabiana Dadone, Davide Bono, Marco Scibona e Matteo Mantero, hanno effettuato una visita ispettiva al sito ex Acna di Cengio, accompagnati da esperti ambientali della associazione “Val bormida pulita”.

Il sito è teatro di una delle più importanti contaminazioni ambientali della storia italiana, sia per l’entità del danno ambientale che per la lunga storia (117 anni) di attività industriale.

L’area dell’ex stabilimento è tutt’ora oggetto di un importante intervento di bonifica e messa in sicurezza operato dalla Syndial, partecipata ENI proprietaria del sito e soggetto obbligato alla bonifica.  L’intervento si basa principalmente su una “messa in sicurezza permanente” e su una “bonifica con misure di sicurezza”. La prima si è realizzata mediante la creazione di una discarica contenente più di tre milioni di metri cubi di rifiuti pericolosi contaminati da ammine aromatiche, policlorobifenili, diossine e oltre 200 composti organici e metalli pesanti. La seconda è avvenuta con asportazione di una parte del terreno contaminato e trattando, mediante un depuratore, il percolato che si forma quando le acque si infiltrano nel terreno che non è stato ancora bonificato.

La nostra visita è stata mossa dalla preoccupazione di molti cittadini legata principalmente alla intenzione di ENI-Syndial di cedere il sito, versando all’acquirente 40 milioni di Euro per terminare la bonifica e per mantenere il presidio ambientale.

Desta preoccupazione la mancanza di garanzia sul mantenimento di un controllo ambientale del sito, che dovrebbe protrarsi almeno per alcuni decenni con un costo stimato in circa 5 milioni l’anno, soprattutto in caso di un acquirente privato, il cui unico scopo potrebbe essere quello di fare business o ancor peggio di appropriarsi dei 40 milioni di Euro. Il rischio è quello di rendere inutile la bonifica e rappresenta una grave minaccia per il fiume Bormida e per le popolazioni a valle del sito.

Il M5S ritiene questo sito un vero e proprio “monumento” utile a ricordare alle prossime generazioni gli errori di un sistema industriale che ha anteposto gli interessi economici di pochi alla salute dei cittadini e dell’ambiente. Il M5S chiede quindi che siano garantiti negli anni a venire il completamento della bonifica e il monitoraggio del sito e ritiene che la presenza di ENI-Syndial, come proprietaria del sito o comunque come responsabile del presidio ambientale, possa offrire maggiori garanzie in questo senso.

Perché, invece di disfarsi del sito, non farne un polo di ricerca tecnologico sulle bonifiche magari coprendone una parte con pannelli fotovoltaici?

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