Olio di palma, dalla tavola al serbatoio sempre gli stessi danni
L’olio di palma sparisce sempre di più dalle nostre tavole. L’attenzione per salute e ambiente dimostrata dai consumatori italiani ha costretto gran parte del mondo industriale a rimuoverlo sempre di più dagli ingredienti dei prodotti alimentari e a far diventare la dicitura “senza olio di palma” addirittura un vanto pubblicitario. Che fine ha fatto l’Olio di Palma? Ma questo grasso tropicale ha un’infinità di altri possibili utilizzi e, man mano che ha abbandonato le nostre tavole, ha cominciato a scivolare velocemente verso….. i serbatoi delle nostre auto! In Europa l’uso negli alimenti è passato dal 57% del 2010 al 34% …
Non c’è nulla di etico nella vita di un vegano… dicono
Non lo sapevate? Lo dice un recente articolo che sta spopolando sul web: se escludete dalla vostra alimentazione i cibi di derivazione animale, magari guidati da nobili motivazioni ‘etiche’ come proteggere gli animali e il Pianeta, in realtà state solo peggiorando la situazione! Anzi siete proprio voi vegani la vera causa dello sfruttamento di interi popoli e della devastazione ambientale. Ma siamo proprio sicuri che sia cosi? Per dimostrare questa tesi singolare l’articolo cita diversi esempi: la quinoa coltivata in Perù e Bolivia sconvolgendo l’economia e la biodiversità agraria locale, gli anacardi del Vietnam prodotti col lavoro forzato, la produzione …
Cambiamento climatico: fare meno figli e viaggiare meno ci salverà
Il cambiamento climatico è il risultato dell’accumulo di gas serra nell’atmosfera ma è anche il frutto di miliardi di decisioni e comportamenti individuali. E proprio per questo ognuno di noi può fare la differenza. Non è uno slogan ma lo dicono i risultati di un recente studio “The climate mitigation gap: education and government recommendations miss the most effective individual actions”. La ricerca avrebbe individuato una serie di “comportamenti” colpevoli che se “corretti” potrebbero essere fondamentali per ridurre l’impatto delle emissioni annuali prodotte da ogni individuo. La ricerca parla di 4 azioni in particolare da intraprendere, di cui una con implicazioni …
Haiti: ennesima tragedia annunciata, è l’uomo il primo responsabile
Quello che sta succedendo ad Haiti è terribile ma ancora una volta dare la colpa a una natura brutta è cattiva significa guardare al dito e non alla luna. Prendiamoci le nostre responsabilità e agiamo di conseguenza: l’uragano Matthew e gli oltre mille morti di Haiti non sono che l’ennesimo avvertimento che il nostro pianeta ci sta mandando per dirci di cambiare rotta. Le catastrofi naturali quali inondazioni, tsunami, alluvioni, siccità e le loro conseguenze in termini di perdita di vite umane, insorgenza di epidemie, povertà, aumento della mortalità infantile e del numero di migranti ambientali non sono altro che …
COP21, ultima chiamata per il clima
La COP21, ventunesima Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è probabilmente l’evento più importante per le sorti future dell’umanità. Si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015, e radunerà oltre 50mila persone di 195 Paesi, più i 28 dell’Unione europea. Ospiti particolarmente attesi saranno Stati Uniti e Cina, i due più grandi inquinatori del pianeta che, negli ultimi anni, non hanno quasi mostrato interesse per il clima. Del resto, quella di Parigi rappresenta l’ultima chiamata. Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, alluvioni, desertificazione, riscaldamento globale: l’allarme climatico oltrepassa i confini, sia geografici che …
Presto diremo addio alle fonti fossili
Manca meno di un mese alla Conferenza sul clima COP21 di Parigi, e gli esiti di questo importante (e si spera non inutile) evento sono tutt’altro che scontati. Se però restano forti dubbi sulla volontà politica di alcuni “grandi” decisori del pianeta di arginare il fenomeno del cambiamento climatico, buone notizie arrivano invece dal mondo delle energie alternative. Che, grazie al boom delle rinnovabili e ad alcune scommesse sbagliate dei colossi petroliferi, porteranno presto le fonti combustibili fossili ad essere solo un brutto e sporco ricordo. Partiamo dalla notizia più interessante: in Germania (che si sta pure definitivamente liberando del …
CMPCC: difendere la Madre Terra o morire!
A Cochabamba la Conferenza internazionale dei popoli sul cambiamento climatico e la difesa della vita (CMPCC) continua, e il dialogo sul clima portato avanti senza gli interessi da difendere delle varie lobby è decisamente interessante, oltre che utile. Vi aggiorno brevemente perché ieri sera sono crollato dopo una giornata di oltre 40 ore filate (non avendo dormito in aereo). Sto appuntandomi un sacco di spunti che spero di riuscire a sintetizzare in un post quando sarò tornato in Italia. Innanzitutto questa conferenza sul cambiamento climatico è totalmente diversa da quelle cui ho partecipato in passato. Partecipano organizzazioni sociali e della …
Italia a serio rischio desertificazione
L’Italia è uno dei paesi più vulnerabili e maggiormente interessati alla questione dei cambiamenti climatici. Alla pessima gestione del territorio, infatti, si aggiunge l’intensificarsi di alluvioni ed eventi climatici estremi che ci hanno già fatto vedere anche quest’anno le prime tragedie del “maltempo”. Un fenomeno di cui invece si parla molto meno, ma che è sempre più preoccupante, è quello della desertificazione: una piaga che sta colpendo a fondo il nostro paese. Nonostante un governo più innamorato delle trivelle che dell’efficienza energetica e delle rinnovabili, nonostante un popolo in gran parte più preoccupato delle sorti di una squadra di calcio …
Quanto costa il cambiamento climatico!
Il cambiamento climatico costa caro. E costerà ancora di più in futuro. Non solo alla collettività, per tutti i danni che provoca all’agricoltura, alle infrastrutture e alla salute, ma anche agli investitori privati. Lo ha recentemente rivelato l’Economist, che attraverso un suo studio, “I costi dell’inazione”, avverte: anche mantenendo la temperatura entro i famosi (ma inutili) 2 °C, si possono perdere 4.200 miliardi di dollari entro il 2100. Se invece l’aumento delle temperature medie globali fosse di 6 °C, i miliardi dollari bruciati sarebbero 13.800. Il settore pubblico, in realtà, se la passa anche peggio. Ma agli analisti la cosa …
Nel 2014, 20 milioni di profughi climatici
Nel solo 2014, sono state quasi 20 milioni le persone costrette ad abbandonare le loro case dopo calamità naturali spesso legate ai cambiamenti climatici. Lo rivela una ricerca del Consiglio norvegese per i rifugiati, che ha pubblicato il rapporto “Global Estimates 2015 – People Displaced by Disasters”. E pensare che il governo italiano, invece, nella nostra Mozione sui cambiamenti climatici non ha accettato la definizione di “profughi climatici”. In questo periodo si parla giustamente molto dei profughi e dei rifugiati che fuggono dalla guerra. Sotto la lente dei media internazionali, in realtà già pronti a seguire in blocco il prossimo …
Totale disinteresse per la mozione sul clima
Il contenimento del cambiamento climatico rappresenta una priorità fra le emergenze globali, anche per le conseguenze geopolitiche a cui sta conducendo. Ma nel dibattito politico di un paese dal clima vulnerabile come l’Italia, un fenomeno di questa portata non riesce a trovare un minimo di attenzione. Se non ovviamente quando ci sono l’alluvione o la tromba d’aria di turno, eventi che portano per forza a farsi delle domande sul perché si verificano sempre più spesso. Nel mondo la temperatura media è salita di 0,57 gradi. In Italia l’incremento è stato di 1,5 gradi. Quasi il triplo! Un dettaglio non da …
Cambiamento climatico e “rischi estremi”
In questi giorni estivi in cui si muore di caldo, come per incanto, la gente si mette a parlare di cambiamento climatico e riscaldamento globale. Spesso però senza sapere che ciò non significa necessariamente avere giornate più calde. Il climate change è un fenomeno molto più complesso, più grave e dagli effetti paradossali. Quelli che al mondo ne sono più colpiti, infatti, sono proprio coloro che meno hanno contribuito a provocarli. Una strana punizione immeritata, di cui ha parlato anche il papa nella sua Enciclica. “Molti poveri vivono in aree che sono particolarmente colpite da fenomeni legati al riscaldamento, e …
Olanda, tribunale impone tagli alla CO2
Il governo olandese è stato condannato dai suoi stessi giudici perché inconcludente nella lotta ai cambiamenti climatici. Nonostante i proclami e le belle parole, non ha fatto abbastanza per ridurre i gas serra e in particolare la CO2. La Corte distrettuale de L’Aia ha così sentenziato che il governo stesso dovrà ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 25% rispetto ai livelli del 1990. E deve farlo in fretta: entro 5 anni! A spingere i magistrati dei Paesi Bassi all’esemplare condanna, un semplice fatto: nonostante le proprie responsabilità nei confronti della popolazione e soprattutto le molte promesse, il …
Civilità umana al collasso entro il 2040?
Oggi parliamo di ciò che non ha futuro. Bene, se continuiamo di questo passo, a non avere un domani sarà la civiltà umana. Secondo un modello scientifico sviluppato dal Global Sustainability Institute dell’Anglia Ruskin University di Cambridge, la nostra società potrà collassare entro meno di trent’anni. L’attuale modello di sviluppo è insostenibile, confermano gli scienziati inglesi. Senza un cambiamento dei nostri comportamenti e delle politiche globali avremo entro il 2040 carestie alimentari e guerre per le risorse mai viste prima nella storia. Il modello è stato creato per i prossimi 25 anni, seguendo la traiettoria del business-as-usual che, per sua …
Enciclica: “Noi non siamo Dio”
Oggi è stata pubblicata la tanto attesa Enciclica del Papa sulle devastazioni dell’uomo sulla sua Madre Terra: “Laudato sii”, 192 pagine e 246 capitoli sulla necessità di proteggere l’ambiente, e con esso i diritti dei più poveri del pianeta. Ora sarebbe facile fare polemica, chiedendosi se questa apparente strumentalizzazione di San Francesco, percepito ormai più come un figlio dei fiori che come un santo, non caschi a fagiolo in questo momento di perdita costante di fedeli. Ma non penso che serva a molto, in questo caso. Serve invece concentrarsi sul messaggio di questa Enciclica, piena di spunti di riflessione importanti sulla …
Oggi è la Giornata contro la desertificazione
Oggi, come ogni 17 giugno dal 1994, si celebra la Giornata mondiale della lotta alla desertificazione. Un appuntamento importante, che vuole sensibilizzare sia sul problema della siccità che su uno dei temi più preoccupanti e allo stesso tempo più ignorati che l’umanità si troverà ad affrontare in questi prossimi decenni: la desertificazione appunto. La desertificazione è un processo climatico-ambientale, spesso causato o accelerato dalle attività umane, che coinvolge la superficie terrestre portando alla degradazione dei suoli, alla scomparsa della biosfera (flora e fauna) e alla trasformazione dell’ambiente naturale in deserto. La Convenzione contro la desertificazione, o UNCCD (1994) definisce la …
ENI devasta il clima anche se tinta di verde
Ormai è una moda che ha contagiato tutto il mondo, soprattutto quello occidentale: si fa a gara a più è più “verde”. Una mania che ha preso molte aziende, all’improvviso. E più l’impresa è grande, più si vuole far passare come green! L’apice in questo senso lo si è raggiunto in campo petrolifero. Mi spancio ancora dalle risate pensando a BP, responsabile del disastro di cinque anni fa presso la piattaforma Deepwater Horizon, che da British Petroleum voleva cambiare il suo nome in Beyond Petroleum. Ma non sono solo britannici o americani a praticare il greenwashing in ambito fossile. Anche …
La Norvegia sceglie l’ambiente?
Secondo il Fondo sovrano norvegese, i problemi legati a deforestazione, emissioni di CO2 e cattiva gestione delle risorse idriche hanno più importanza dei vantaggi ottenibili continuando a possedere azioni delle compagnie che li provocano. Lo ha fatto presente il Fondo stesso attraverso un rapporto, in cui viene spiegato come stia modificando i suoi investimenti. Obiettivo? Ridurre l’impatto ambientale e sociale dei propri investimenti, nonché i rischi provocati dal cambiamento climatico che ne conseguono. Il Fondo sovrano norvegese, il cui valore supera i 750 miliardi di euro, è il fondo per investimenti a controllo statale più grande del mondo. E il …
Cambiamento climatico: pronti a ridisegnare le mappe?
Il cambiamento climatico ha iniziato a disegnare nuove carte geografiche, e il nostro pianeta potrebbe assumere un aspetto diverso da quello che conosciamo. Infatti, se nell’oceano Pacifico è prossima la sparizione di interi arcipelaghi, in altre parti del globo si assiste al fenomeno inverso: la comparsa di nuove isole. Come Uunartoq Qeqertoq, che in lingua Inuit significa “isola del riscaldamento”, a circa 650 km a nord del Circolo Polare Artico. Comparsa pochi anni fa e ufficialmente inserita nelle mappe nel 2011, questa nuova isola è emersa dalle acque a causa dello scioglimento di importanti porzioni dei ghiacci della Groenlandia. Un …
GEOINGEGNERIA: smontiamo le BALLE!
Dopo il mio post divulgativo di qualche giorno fa e quello successivo più rigoroso sul tema della geoingegneria, ho ricevuto tonnellate di commenti negativi, scettici, e anche diversi insulti. Ho anche avuto l’onore di ricevere articoli di sfottò su vari blogs ininfluenti italiani. Ho deciso di rispondere al post su butac.it perché hanno dimostrato di aver almeno letto il mio post. E rispetto agli altri “contestatori”, questo è un notevole passo avanti. Leggete la mia risposta: “Sono un ing. ambientale. Credo di sapere cosa sia la geoingegneria ambientale cosi come è intesa nei corsi di ingegneria in Italia. Il concetto di geoingegneria è …