Mirko Busto Blog » lavoro http://mirkobusto.net Cittadino portavoce alla Camera dei Deputati Sun, 03 Aug 2014 05:28:23 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.9.1 Aziende in crisi a Vercelli: non molliamo! http://mirkobusto.net/aziende-in-crisi-a-vercelli-non-molliamo/ http://mirkobusto.net/aziende-in-crisi-a-vercelli-non-molliamo/#comments Sat, 26 Jul 2014 08:00:56 +0000 http://mirkobusto.net/?p=2725 I parlamentari piemontesi e i consiglieri regionali M5S scrivono alle famiglie delle aziende in crisi a Vercelli.

M5S: Alta la guardia sulla situazione lavorativa del Vercellese

Non c’è pausa estiva per chi non ha lavoro o per chi lo sta perdendo, in Piemonte ed in particolare nella provincia di Vercelli.

Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri di sindacati e lavoratori per l’annunciata chiusura della sede Smurfit vercellese ed a settembre assisteremo probabilmente ad un prossimo passo della vicenda dell’azienda di prodotti chimici Polioli.

Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà e vicinanza umana alle famiglie dei lavoratori di queste realtà produttive della provincia di Vercelli.

Siamo in contatto con alcuni di essi e siamo disposti ad intervenire con il massimo impegno, utilizzando tutti gli strumenti possibili in mano al MoVimento, con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali.

A differenza di coloro che parlano di crescita e sviluppo, noi non raccontiamo favole rassicuranti ai lavoratori.

Infatti a cambiare dovrebbe essere l’intero comparto di queste attività, la cui produzione andrebbe rivista, innovata e riconvertita.

Dai dati del centro studi Confindustria (Csc), il 2014 non sarà ancora l’anno della ripresa. Lavoro, economia e consumi sono ovviamente collegati. Di conseguenza sarà difficile che ripartano i consumi in tempi rapidi.

Anche i dati a livello locale (Confindustria Vercelli e Valsesia) denotano una sofferenza dell’export e solo una lieve ripresa delle attività.

Eppure nel passato trimestre pareva cresciuta nel nostro Paese la fiducia dei consumatori (+6,4% sempre dallo studio Csc citato poco sopra).

Cosa se ne può dedurre?

Siamo il Paese in cui l’informazione sui grandi cambiamenti in atto a livello globale non viene diffusa adeguatamente. Siamo il paese in cui gli artifici della vecchia politica distolgono l’attenzione dalla più grande sfida del futuro: la sostenibilità.

Carlo Martelli – senatore M5S

Mirko Busto – deputato M5S

Ivan Della Valle – deputato M5S

Giorgio Bertola – Capogruppo regionale M5S Piemonte

Gianpaolo Andrissi – consigliere regionale M5S Piemonte

Francesca Frediani – consigliere regionale M5S Piemonte

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Reddito di cittadinanza subito! http://mirkobusto.net/reddito-di-cittadinanza-subito/ http://mirkobusto.net/reddito-di-cittadinanza-subito/#comments Fri, 18 Jul 2014 05:16:01 +0000 http://mirkobusto.net/?p=2648 Il MoVimento promuove la meritocrazia e contrasta i favoritismi, il clientelismo e il pietismo che imperano in una vecchia cultura italiana che intendiamo aggiornare.

Al tempo stesso, nessuno deve rimanere indietro.

Come conciliare queste due esigenze?

La risposta sta nel reddito di cittadinanza, che non è un’elemosina come gli 80 euro di renziana memoria.

Al livello nazionale e nella mia regione, il Piemonte, come M5S abbiamo proposto a lavoratori e istituzioni uno strumento attivo per rimettersi in gioco con la sicurezza di un fonte di reddito per attraversare i momenti difficili.

Il reddito di cittadinanza è un’urgenza di oggi, non un bonus da erogare un domani tanto che la collega portavoce Eleonora Bechis ha presentato un’interrogazione su questo tema in queste ore.

Leggete questi dati!

Secondo i dati Istat del 2013, gli indigenti sarebbero aumentati di 1,2 milioni, salendo a 6 milioni (9,9% dell’intera popolazione). La disoccupazione è passata dal 23,6% del 2012 al 28% e i poveri assoluti sono arrivati a 3 milioni.

Reddito di cittadinanza subito!

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Nucleare, tra multe e scarsi controlli http://mirkobusto.net/nucleare-tra-multe-e-scarsi-controlli/ http://mirkobusto.net/nucleare-tra-multe-e-scarsi-controlli/#comments Fri, 11 Jul 2014 07:46:56 +0000 http://mirkobusto.net/?p=2569 In nucleare in Italia è un punto dolente di qualsiasi Governo, che oscilla tra la scarsa attenzione alla volontà dei cittadini e la scarsissima attenzione alla sicurezza dell’ambiente e degli stessi italiani.

Sapete che tra le numerose infrazioni che ogni giorno paghiamo all’Unione Europea ce n’è una sul mancato recepimento della direttiva Euratom che fissa alcuni punti fermi sulla gestione del nucleare nei paesi UE?

In base alla direttiva, per fortuna l’Italia questo marzo ha annunciato l’attivazione dell’Isin, ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

Ma che fine ha fatto questo organismo di controllo?

Ne avete mai sentito parlare?

Per questo chiediamo al Governo, e in particolare al Ministero degli Esteri, di fare chiarezza al più presto sul ruolo dell’Isin e di renderlo effettivamente attivo.

Il vostro portafogli e la vostra salute sono in pericolo!

Fate girare questa notizia!

Testo interrogazione

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Combattendo contro Equitalia http://mirkobusto.net/combattendo-contro-equitalia/ http://mirkobusto.net/combattendo-contro-equitalia/#comments Thu, 10 Jul 2014 09:42:08 +0000 http://mirkobusto.net/?p=2574 Pubblicazione di Mirko Busto. Con Equitalia, siamo davanti a un vero e proprio strumento di morte, nessun cittadino sano di mente sa cosa farsene di questo sistema complicato di more e aggi. Pensate che nella “pan...]]>

Con Equitalia, siamo davanti a un vero e proprio strumento di morte, nessun cittadino sano di mente sa cosa farsene di questo sistema complicato di more e aggi.

Pensate che nella “pancia” di Equitalia vi sono 321 miliardi di crediti irrecuperabili (il termine tecnico è inesigibili), che non sono peraltro conteggiati nel nostro già disastroso debito pubblico.

Tra cartelle pazze e invii a persone sbagliate (persino a bambini di 7 anni), ormai abbiamo capito che a Governo e maggioranza non importa della povera gente.

La riprova? Proprio stamani con la votazione favorevole all’emendamento Causi, la maggioranza ci impedisce di fatto di poter discutere la nostra proposta di legge!

Ma non molleremo. Perché siamo dalla parte dei cittadini e non di queste squallide sacche di potenti avidi di privilegi.

Testo della propostaM5S #AbolirEquitalia

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#Lavoro che scompare http://mirkobusto.net/lavoro-che-scompare/ http://mirkobusto.net/lavoro-che-scompare/#comments Wed, 02 Jul 2014 11:06:40 +0000 http://mirkobusto.net/?p=2470 Mi sto aggiornando sulle notizie dalla provincia di Vercelli, tra cui la difficile situazione della sede dell’azienda produttrice di imballaggi Smurfit Kappa dove oltre 70 lavoratori rischiano il posto. L’alternativa, per alcuni, sarebbe il trasferimento in una sede a 120 Km di distanza, soluzione non per tutti agevole.

Contrariamente a quanto scrivono alcune persone non informate sui social, il MoVimento si è attivato senza troppo proclami e pretesa di essere sotto i riflettori.

Il metodo #M5s consiste proprio nel raccogliere le richieste dai cittadini, anche grazie al prezioso lavoro degli attivisti locali.

Segue poi l’analisi della situazione per capire l’azione migliore da portare avanti nell’interesse degli stessi lavoratori e non della visibilità del MoVimento.

Aiutateci con le vostre segnalazioni e soprattutto…Partecipiamo tutti attivamente!

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Eroi che non vorrebbero essere tali http://mirkobusto.net/eroi-che-vorrebbero-essere-tali/ http://mirkobusto.net/eroi-che-vorrebbero-essere-tali/#comments Thu, 01 May 2014 10:02:18 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1891 primo maggio, Festa del lavoro per chi ce l’ha e per chi lo sogna. Sono precaria come tanti, ma oggi festeggio e mi riposo perché in questo momento un lavoro ce l’ho e riesco a mantenere anche il mio convivente, disoccupato (con venti anni di inutili contributi versati!). So di famiglie in grave difficoltà appese a un filo. Storie che non riesco a credere vere, c’è chi si vende l’auto per qualche spicciolo in più. O uccide il suo orgoglio per chiedere aiuto ad amici e parenti. Oggi è il primo maggio, un primo maggio di crisi e cambiamento. C’è chi disse che ...]]> Oggi è il primo maggio, Festa del lavoro per chi ce l’ha e per chi lo sogna.
Sono precaria come tanti, ma oggi festeggio e mi riposo perché in questo momento un lavoro ce l’ho e riesco a mantenere anche il mio convivente, disoccupato (con venti anni di inutili contributi versati!).
So di famiglie in grave difficoltà appese a un filo.
Storie che non riesco a credere vere, c’è chi si vende l’auto per qualche spicciolo in più.
O uccide il suo orgoglio per chiedere aiuto ad amici e parenti.
Oggi è il primo maggio, un primo maggio di crisi e cambiamento.
C’è chi disse che è triste l’epoca che ha bisogno di eroi, ma io mi sento fortunata ad avere dei cittadini come eroi a difesa dei nostri diritti!

Questa è la lettera che mi scrive un’attivista del MoVimento.
Chi sono gli eroi di questo periodo storico di difficoltà e veloce cambiamento?

Ieri in aula abbiamo ricordato un poliziotto coraggioso e dimenticato dallo Stato, Roberto Mancini.
La vicenda di Mancini è davvero forte e toccante.

Roberto Mancini

Davvero una persona che ha servito in maniera seria e leale lo Stato e quindi tutti noi.
Purtroppo si è scontrato con la parte “cattiva” che potremmo dire occupa lo Stato, i luoghi di potere per puri fini lobbistici e personali.

Solo se riusciremo a sostituirci a quelle persone occupanti avremo un futuro più limpido.
Qualche tempo fa alcuni deputati del Movimento 5 Stelle sono stati duramente criticati per aver osato salire sul tetto di Montecitorio. Quei ragazzi avrebbero “occupato” il tetto…

Ma è proprio qui che bisogna capire lo sforzo storico del Movimento 5 stelle, quello che per il Sistema vigente è un’occupazione indebita per Noi è una riconquista delle nostre sedi istituzionali. Sono, siamo NOI cittadini a voler riprendere il controllo delle amministrazioni, a cominciare dal Parlamento, luogo della Sovranità popolare, della nostra massima manifestazione politica. La Sovranità appartiene al Popolo, ed al Popolo dovrebbero appartenere anche le sedi nelle quali quel concetto politico si rende manifesto.

La vicenda Mancini prende corso a metà degli anni ’90, ma per più di un decennio nessuno ha preso in considerazione le sue indagini.

Immaginiamo quanto male si sarebbe potuto evitare se la situazione fosse stata presa in esame al momento opportuno e con le modalità necessarie.

E’ un pensiero questo che circola in mente, come un cane ferito in cerca di un colpevole che purtroppo si nasconde tra le macerie di uno Stato in decomposizione.

Nelle stesse ore ieri è arrivata anche la richiesta di massima condanna per il No Tav Alberto Perino.
L’accusa contestata è di vilipendio alle forze armate, accusa per cui Perino si dichiara innocente.

Bandiere No Tav

Pensando a chi resiste e a chi non c’è più mi chiedo:
chi sono secondo voi gli eroi moderni?

Eroi che non vorrebbero essere tali.
Che con umiltà si battono per la comunità e il suo miglioramento.

Eroi che subiscono ingiustizie oggi, per migliorare le leggi di domani.
Eroi giudicati deboli da un sistema al collasso.

Per chi è in MoVimento siamo invece noi semplici cittadini che pongono domande scomode con atti non violenti.
Pensando a Mancini nel giorno della Festa del Lavoro, rilancio l’invito della collega portavoce Roberta Lombardi

FIRMIAMO LA PETIZIONE E SCRIVIAMO ALLA PRESIDENTE BOLDRINI!
Link: http://www.beppegrillo.it/2014/03/roberto_mancini_un_poliziotto_abbandonato_dallo_stato.html

Aggiornamento: i funerali solenni di roberto Mancini si terranno sabato 3 maggio ore 11 Basilica di San Lorenzo a Roma.

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Dopo Tirreno Power, sonni tranquilli? http://mirkobusto.net/dopo-tirreno-power/ http://mirkobusto.net/dopo-tirreno-power/#comments Wed, 12 Mar 2014 15:26:32 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1725 sequestro della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Lig...]]>

In Liguria, una terra splendida, a poca distanza dal mare, come M5S ci siamo imbattuti in svariati problemi ambientali.

Dopo il sequestro della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure, i cittadini potranno dormire sonni tranquilli?

Pochi giorni fa, grazie all’impegno del MU Valbormida, di associazioni locali e di un collaboratore abbiamo raccolto materiali sulla vicina cokeria Italiana Coke, situata in frazione Bragno a Cairo Montenotte.

Nei due minuti di video, Nadia Bertetto dell’associazione Progetto Vita e Ambiente delinea un quadro agghiacciante: a oggi un mostro agonizzante riceve carbone fossile da un sistema di vagonetti e sputa fuori carbon coke per nutrire le acciaierie.

Cosa offre questa cittadella giurassica in cambio di posti di lavoro?  I cittadini di tanto in tanto lamentano malori e fanno la conta delle morti sospette. Alla polvere nera che svolazza nell’aria e ricopre tutto ormai si sono abituati da quasi cento anni…

Avete ascoltato bene l’audio: la cokeria è attiva dal 1936!

Le immagini del carbone ammassato senza protezione e la poco rassicurante fiamma pilota accesa per tutta la durata della visita non sono da meno.

Cosa chiedono i cittadini?

Almeno di conoscere con certezza i dati delle emissioni di un impianto vetusto e su cui la Procura di Savona ha aperto un’indagine con l’ipotesi di disastro ambientale.

Grazie al lavoro di rete tra attivisti e cittadini, sarà un piacere seguire la vicenda e tenervi aggiornati!

Su Tirreno Power, dichiarazioni Camera M5S

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Green jobs per una nuova economia http://mirkobusto.net/green-jobs-una-nuova-economia/ http://mirkobusto.net/green-jobs-una-nuova-economia/#comments Fri, 07 Mar 2014 06:29:19 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1709 bricolage 108 Piccoli imprenditori suicidi, altri che non ce la fanno più e lanciano lo sciopero fiscale. Alla luce di questi recenti fatti, sarò presente a una serata pubblica di M5S Vercelli per trattare il tema lavoro ed economia. Gli interventi, concreti e puntuali, tratteranno il tema lavoro ed economia entrando in dettagli tecnici su temi specifici (green jobs, IVA, microcredito, burocrazia). L’evento si terrà stasera, Venerdì 7 Marzo 2014, presso il salon...]]> Green Jobs

Foto Flickr bricolage 108

Piccoli imprenditori suicidi, altri che non ce la fanno più e lanciano lo sciopero fiscale. Alla luce di questi recenti fatti, sarò presente a una serata pubblica di M5S Vercelli per trattare il tema lavoro ed economia.

Gli interventi, concreti e puntuali, tratteranno il tema lavoro ed economia entrando in dettagli tecnici su temi specifici (green jobs, IVA, microcredito, burocrazia).

L’evento si terrà stasera, Venerdì 7 Marzo 2014, presso il salone Soms di via Francesco Borgogna 38 a Vercelli.

Dalle ore 21 si alterneranno gli interventi di attivisti ed esperti del settore, tra cui anche quello del collega portavoce Mattia Fantinati, attivo nella X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo.

Evento streaming

Video integrale interventi a cura di Galliate a 5 Stelle

Sabato 8 marzo sarò ancora sul territorio piemontese.

ore 10.30 – c/o piazza Dante Chieri (Torino). Banchetto a 5 Stelle per dialogare con i cittadini (evento Fb)

ore 13.00 – incontro con gli attivisti di Castiglione Torinese (Torino)

ore 15.00 – incontro con gli attivisti di Casale Monferrato (Alessandria)

Facciamo rete online e sul territorio!

Mirko Busto – deputato M5S

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Schiavismo in Italia, la lunga catena http://mirkobusto.net/schiavismo-italia/ http://mirkobusto.net/schiavismo-italia/#comments Wed, 06 Nov 2013 14:51:55 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1284 Sara Eppure, a volte, anche nella più piccola e...]]> "Bestie da soma" opera di Teofilo Patini (1886)

“Bestie da soma” opera di Teofilo Patini (1886)

Schiavismo nella grande distribuzione.

Schiavismo nascosto nel cibo che acquistiamo per nutrirci.

Schiavismo nel ventunesimo secolo.

Incredibile, vero?

Gabbie

Foto Flickr di Sara

Eppure, a volte, anche nella più piccola e apparentemente innocua azione, diventiamo inconsapevoli ingranaggi di un crudele meccanismo che, da un capo all’altro del mondo, stritola esseri umani identici a noi per portare sulle nostre tavole il necessario per vivere.

Alcuni giorni fa sono rimasto colpito dalla lettura di un articolo che ci svela come alcune catene della Grande Distribuzione (i nostri supermercati) utilizzino per la raccolta ortaggi (anche biologici) manovalanza migrante trattata al pari di schiavi.
Tutto questo avviene nella nostra civile (?!) Italia e per la precisione nella provincia di Foggia. Gli umani ridotti a pura merce vengono impiegati persino nella raccolta di prodotti biologici e utilizzati da catene che si sono regolamentate con un codice etico.

Monumento schiavismo Zanzibar

Foto Flickr di Seyemon

La loro paga per raccogliere broccoli bio è di 2,7 euro netti l’ora. Parte del compenso percepito deve poi essere “girato” a un caporale, che fa da intermediario tra migrante e mondo esterno, costringendo il lavoratore schiavizzato a rivolgersi al caporale per la ricerca di un’abitazione in affitto (talvolta fatiscente), per i trasporti da e per il luogo di lavoro e persino per acqua e cibo.

Dov’è l’etica nell’acquisto di un prodotto biologico bagnato dal sudore di un migrante ridotto a un animale da soma?
La sconcertante e triste verità è stata scoperta e reso nota da una tv francese, anche se, per chi è impegnato attivamente nel terzo settore in Italia, questa non sarà una novità dell’ultim’ora.

Impossibile non pensarci nei giorni successivi.

Link articolo

L’obiezione più comune a chi, in un ricco paese occidentale (anche se in fase di declino e de-industrializzazione), si interessa a questi temi è quella di essere mosso da un idealismo poco costruttivo e di apparire come totalmente sganciato dal piano pratico della realtà.

Questa critica, mossa con spirito più o meno costruttivo, poteva forse avere un valore alcuni anni fa, prima che entrassero in gioco, in ambito economico politico e culturale, meccanismi che stanno rendendo il nostro pianeta sempre più unito rispetto ai flussi finanziari globali. Non a caso, citiamo qui il concetto dall’antropologia culturale che definisce l’attuale comunità umana tutta come un “villaggio globale” (studioso di riferimento: Marshall McLuhan).

Volto umano

Foto Flickr di Jonathan Kos Read

Il MoVimento, come sapete, ha una visione post ideologica della politica. Come cittadini e con i cittadini, ci confrontiamo ogni giorno nel cercare soluzioni concrete e non ideali a situazioni, talvolta spiacevoli e irreversibili, che abbiamo ereditato da decenni di una mala politica svolta spirito di servizio.

Nel mondo globalizzato selvaggiamente, in cui siamo stati gettati volenti o nolenti, non possiamo oggi non confrontarci sulla filiera dei prodotti che consumiamo tutti i giorni, agendo in modo concreto nell’ambito d’azione, piccolo o grande, di nostra competenza.

Sempre per rispondere all’obiezione di cui sopra, voglio porvi una domanda.

Vi piacerebbe diventare schiavi da un giorno all’altro?

Perché ignorando gli schiavi che ci rendono inconsapevolmente la vita comoda oggi rischiamo di ignorare la nostra triste fine, di cui durante l’estate in modo intelligente ci aveva avvisato Debora Billi (all’epoca blogger, oggi responsabile stampa della Camera M5S.)

Possiamo iniziare anche oggi, con un’azione minima, per prendere consapevolezza del viaggio che i prodotti alimentari e non percorrono prima di arrivare a casa nostra.

Frutta etica

Foto Flickr di Pawel Loj

Per questo vi propongo un gioco “intelligente” da fare online e che trovate nel link al termine del post.
Anche perché ormai siamo interconnessi. Questo è un dato di fatto, favorito non solo dalla presenza e dall’utilizzo della rete internet.

Il gioco proposto è purtroppo solo in lingua inglese, ma le animazioni grafiche lo rendono abbastanza intuitivo da poterlo apprezzare anche se non avete troppa padronanza di questa lingua.

Buon viaggio virtuale, divertente e al tempo stesso consapevole.

How Many Slaves work for you? (segnalazione di Jak Italia)

Cittadino 5Stelle – Deputato Mirko Busto

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Aperture domenicali, diciamo no al Far West http://mirkobusto.net/aperture-domenicali-diciamo-al-west/ http://mirkobusto.net/aperture-domenicali-diciamo-al-west/#comments Tue, 15 Oct 2013 11:16:17 +0000 http://mirkobusto.net/?p=1154 Centri commerciali naturali

Aperture domenicali? Siamo contrari alle liberalizzazioni da Far West che non portano frutto all’economia e che disgregano il tessuto di famiglie e gruppi, oltre a portare evidenti danni a lavoratori e PMI.

Negli ultimi anni il nostro territorio ha visto sorgere su di sé degli edifici immensi, corredati da parcheggi ciclopici, torrette, tubi e macchinari per l’aria condizionata… stiamo parlando dei Centri Commerciali!

In un primo momento questi Mammut del commercio sono stati accolti anche con favore dalle persone, sono sembrati dei portatori di ricchezza, di posti di lavoro. Ma oggi l’incantesimo, o potremmo dire l’inganno, è stato smascherato ed è sempre più chiaro che questi bestioni non sono altro che immense sanguisughe che succhiano le ricchezze dai territori lasciando scivolare fuori solo le briciole.

Perché le aperture domenicali secondo il M5S sono da rivedere? Può sembrare una questione di poco conto, ma non lo è perché da un piccolo dettaglio possiamo toccare un nervo scoperto del nostro sistema economico e sociale. Andiamo per gradi e facciamo qualche passetto indietro.

Ad aprire le danze della liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali con le 8 domeniche più tutti i festivi di dicembre è stato il D. Lgs. n. 114/98, il cosiddetto “decreto Bersani”. Si è giunti infine al decreto-legge n. 201 del 2011 (Governo Monti), che dal 1o gennaio 2012 ha definitivamente liberalizzato, senza eccezioni e in tutto il territorio nazionale, il regime degli orari degli esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande, superando il previgente principio generale dell’obbligo di chiusura domenicale e festiva dei negozi e le regolamentazioni locali degli orari giornalieri di apertura e chiusura degli stessi negozi e dei pubblici esercizi.

Quali erano gli obiettivi dichiarati della liberalizzazione?

Semplice: un aumento dei consumi e quindi una ripresa del livello dell’economia generale.

In particolare, in uno studio del 2009, Federdistribuzione stimava che l’introduzione della liberalizzazione delle aperture domenicali avrebbe portato ad un aumento di quasi 4 miliardi dei consumi, pari a un incremento di circa il 2%.

Ahinoi tutto ciò non è accaduto, ma è avvenuto ben altro, e non sono belle notizie…
Ebbene, nel periodo in cui la nuova normativa è entrata in vigore, abbiamo assistito al peggior crollo dei consumi della storia repubblicana, con una flessione del 4,3% nel 2012 e un’ulteriore diminuzione del 2% prevista per quest’anno.

Nessun aumento del PIL, ma una mera redistribuzione degli acquisti sui diversi giorni della settimana, a favore della domenica e a scapito degli altri giorni. La stessa Federdistribuzione conferma anche che le aperture domenicali sistematiche spostano, semplicemente, i consumi dai giorni feriali alla domenica, durante la quale si totalizzerebbero il 16,5% delle vendite totali della settimana.
A questo punto è doveroso fare delle osservazioni di massima per giungere poi a delle conclusioni ragionevoli.

La liberalizzazione degli orari ha sostanzialmente favorito la concentrazione dei consumi nel weekend che a sua volta ha favorito la grande distribuzione. Dal 1996 ad oggi la “fetta” di distribuzione commerciale occupata dalla Grande Distribuzione è passata dal 36,9 al 46,1% e questa tendenza è particolarmente accentuata nel settore alimentare causando, a cascata, posizioni abusive nei confronti dei fornitori per spuntare prezzi sempre più bassi.

Iniziamo così a capire a chi giovano aperture domenicali e liberalizzazione!

Quando c’è qualcuno che vince, c’è sempre qualcuno che perde, ed in questo caso a perdere sono stati inevitabilmente le piccole e medie imprese che hanno visto la propria quota di mercato sempre più erosa dallo strapotere dei grandi centri commerciali, unici nel poter sostenere l’aggravio di costi diretto ed indiretto, in particolare a valere sul fattore lavoro, derivante dalle aperture domenicali. L’effetto sulle piccole superfici è stato devastante: tra il 2012 e i primi mesi del 2013, abbiamo perduto, per sempre, 31.483 imprese del commercio al dettaglio, ed una perdita stimata di 90 mila posti di lavoro.

Anche l’obbiettivo di una maggior occupazione non è stato raggiunto. Anzi, nel contratto del Commercio, ormai la domenica lavorativa è considerata obbligatoria e non retribuita come straordinaria ma, semplicemente, con una maggiorazione che può andare dal 10 al 30%.

Tradotto: quando lavorate la domenica guadagnate solo dai 6 ai 12 euro in più!
E in molti contratti di secondo grado si considerano pure le altre festività come obbligatorie.

In estrema sintesi, per un paese come l’Italia, il paese dei quasi 8.100 Comuni spesso anche piccoli e piccolissimi, le misure legislative favorevoli alla GDO, come quelle sulla libertà totale degli orari di apertura, e le previsioni urbanistiche selvagge non possono far altro che produrre quel fenomeno di desertificazione e degrado che vivono moltissime città e province italiane, dove sempre più spesso nell’imbarazzante paesaggio vediamo sorgere delle vere e proprie cattedrali del consumo.

Un consumo per di più alienato e non consapevole.

Dove i prodotti vincenti e scontati sono spesso legati a filiere internazionali di dubbia provenienza e sicuramente completamente scollegati con il territorio che ospita l’edificio. Lo sviluppo della Grande Distribuzione ha creato quindi danni su più fronti. Abbiamo visto perdite in termini di profitto, perdite in termini occupazionali, di qualità e sicurezza del prodotto e non ultimo in termini di socialità e sicurezza del territorio, che al di fuori di questi casermoni è lasciato all’incuria.

Ma c’è anche un’ultima problematica che vorremmo segnalare e che ci sta particolarmente a cuore, ossia quella legata alla tutela dei rapporti familiari.

Da quanto tempo non passate una domenica con i vostri affetti più cari?

Perché se è vero che molte famiglie si ritrovano appunto la domenica a fare compere insieme, sono altrettante le famiglie che vedono distrutta la propria esistenza per colpa degli esercizi commerciali aperti la domenica nei quali uno o entrambi i coniugi lavorano. Sono molteplici le testimonianze che di famiglie che non riescono neppure più a vivere i momenti di festa insieme, mamme che non riescono a trascorrere una giornata intera con i figli da svariati mesi, famiglie che vivono una tristissima realtà di “separati in casa”, di mariti costretti a prendersi ferie per incontrarsi con la moglie che ha lavorato la domenica, ecc…

Quelli sopra evidenziati sono problemi che noi vorremmo combattere, ed è per questo che il Movimento ha giustamente proposto una modifica legislativa per impedire le aperture domenicali e nell’insieme rivedere il tema dell’orario di apertura delle attività commerciali.

Proprio lunedì 14 ottobre 2013 il MoVimento 5 Stelle ha presentato in aula la proposta che disciplina gli orari di apertura degli esercizi commerciali.

Aperture domenicali selvagge? Il M5S dice no. Non è questa visione del lavoro che può aiutare la nostra economia!

Mirko Busto

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