TTIP: NEL SILENZIO DEI MEDIA PROSEGUE TRATTATO CHE CI SEPPELLIRA’
Oggi a Bruxelles ripartono i negoziati sul TTIP: i rappresentanti di Usa e Ue si incontreranno per una settimana per confrontarsi su questo assurdo trattato contro l’ambiente e contro i diritti umani. E’ importante che tutte le persone siano sensibilizzate sui rischi che il trattato transatlantico, e il conseguente abbattimento delle frontiere commerciali, comportano per la qualità delle produzioni agricole, per la nostra economia, per l’ambiente e per la salute di tutti noi. Restare all’oscuro di quello che sta accadendo significa, infatti, soccombere travolti da interessi di lobby e multinazionali che non vedono l’ora di divorarsi il nostro mercato e il nostro territorio, con terribili conseguenze sul benessere
Grazie a TPP e TTIP tutti schiavi delle multinazionali
Dodici tra le più importanti nazioni di Asia, Oceania e Americhe hanno raggiunto l’intesa sull’accordo di liberalizzazione del commercio internazionale, il Trans-Pacific Partnership (TPP), uno dei maggiori accordi al mondo che stabilisce nuove regole comuni sugli standard in materia di diritto del lavoro, proprietà intellettuale e libertà di azione delle multinazionali. I firmatari – Stati Uniti, Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Vietnam – rappresentano il 40% dell’economia mondiale e includono la prima e la terza economia del pianeta, coinvolgendo tre continenti e interessando un mercato potenziale di oltre 800 milioni di persone. Un affaire non da poco. Forse secondo solo al famigerato TTIP, il partenariato trans-atlantico per il commercio e gli investimenti che interessa anche l’Euro…
Tutta Europa contro il TTIP
La settimana contro il TTIP sta procedendo al meglio in tutta Europa. Partita sabato scorso con una manifestazione che solo a Berlino ha portato in piazza oltre 250mila persone (vedi foto), la mobilitazione internazionale per dire NO a questo assurdo trattato contro l’ambiente e i diritti umani sta vedendo il proliferare di iniziative che, in tutto il vecchio continente, protestano contro ciò che potrebbe cambiare per sempre le nostre vite. In peggio, ovviamente. Come ricorda Huffington Post, in Italia questa importante battaglia è portata avanti soprattutto dal Movimento 5 Stelle. Per non parlare di giornali e telegiornali: avete mai visto un servizio serio sul TTIP sul TG delle 20:00, o sulla
TTIP: lo Stato paga, il giudice guadagna!
Il disinteresse della Commissione europea per la montante opposizione pubblica per il TTIP e le schifezze in esso contenute civile peggiora di mese in mese. Così come i suoi costanti tentativi di tutelare gli investitori esteri a scapito della società civile. Con il suo finto piano di riforma dell’ISDS (clausola che permetterebbe agli investitori esteri di citare in giudizio gli Stati una volta messi a rischio dalle leggi locali le loro possibilità di guadagno), ormai, non fa più nemmeno finta di non volere fare gli interessi delle corporation. Né di trattare noi cittadini europei da perfetti imbecilli. Come riporta la Campagna Stop TTIP Italia, il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans ha affermato che “il nuovo sistema sarà composto da …
Come manipolano le informazioni sul TTIP
Le trattative sul TTIP hanno avuto sin dall’inizio una caratteristica: le informazioni a loro riguardo sono sempre state tenute segrete. O, nel migliore dei casi, rivelate in modo parziale, approssimativo o addirittura falso. A vincere il record di informazioni scorrette o manipolate sono però, neanche a dirlo, il governo italiano e alcuni suoi ministeri. Sì, perché il governo dell’Italia che riparte, dell’economia che cresce all’infinito, dell’occupazione che schizza alle stelle, del Jobs Act e mille altre balle del genere, per tutto ciò che potrebbe portare a un beneficio per il nostro Paese e la sua economia sembra avere una vera e propria allergia (a meno che questi benefici non siano riservati anche a parenti, amici e amici degli amici). Un’allergia di cui soffrono anche intere commissioni parlamentari, come quella dell’
E’ martedì! Tutti uniti contro il TTIP
Ieri sono iniziati i nuovi negoziati sul TTIP, l’Accordo transatlantico di liberalizzazione economica che è riuscito, tanto è svantaggioso per i popoli coinvolti, a unirli nella protesta contro di esso. Oltre a rendere più agevoli l’ingresso in Europa di merci spazzatura e di petrolio Made in USA, infatti, questi accordi porterebbero all’eliminazione di molte tutele dei diritti sociali e dell’ambiente ottenuti in Europa con decenni di lotte. Per ribadire il NO della società civile a questi accordi presi sulla sua testa, come ogni martedì è possibile partecipare al #TTIPTuesday. Si può così twittare ai parlamentari italiani in Europa e chiedergli direttamente di prendere una posizione sul trattato transatlantico. Io sono un parlamentare italiano in Italia, e …
Contro il TTIP, partecipiamo numerosi!
Abbiamo parlato più volte del TTIP, anche perché se ci aspettiamo che lo facciano i media di regime stiamo freschi. Ma cosa succederebbe se questi accordi bilaterali fra Usa e Ue (portati avanti spesso in gran segreto) venissero veramente approvati? In pratica, l’ambiente verrebbe ulteriormente devastato e i diritti dei cittadini europei, ottenuti con decenni di lotte e sacrifici delle generazioni passate, verrebbero definitivamente calpestati. Il tutto in nome del più becero business, ovviamente. Sì, perché i signori seduti in Commissione europea stanno facendo di tutto affinché questa porcheria passi, ripetendo di continuo che questa ennesima, vergognosa genuflessione nei confronti dei padroni d’Oltreoceano porterà prosperità e lavoro, invece che i ricchi ad essere sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e le multinazionali nordamericane a controllare di fatto il Parlamento europeo (di cui peraltro ci si…