Dagli ultimi dati Istat sulla mobilità vediamo che si acquistano sempre meno auto, mentre avanza la voglia di condividere (car e bike sharing) e il cicloturismo.
Nei capoluoghi italiani si contano in media 17,4 km di piste ciclabili per 100 km2 di superficie (+4,6% rispetto al 2011). Nel 2012 sono 19 le città che offrono un servizio di car sharing e 58 quello di bike sharing.
Euromobility, confrontando i dati 2010 e 2011, ci aveva dato invece una parziale buona notizia, in linea con i dati Istat: inizia a ridursi il tasso di motorizzazione, aumentano i veicoli a basso impatto in uso ai Comuni e alle loro aziende e riprende la crescita del numero di auto a metano e gpl, che raggiungono il 7.5% del parco nazionale circolante.
Eppure, secondo l’Aci, le nostre città restano comunque invivibili.
Saranno contenti i sostenitori dell’indice Pil, ma il traffico ci costa cinque miliardi l’anno, senza contare l’alto impatto sulla salute soprattutto su neonati e anziani.
In commissione Ambiente l’attenzione al tema della mobilità è costante.
La nostra proposta di legge sulla mobilità dolce, a mia prima firma, si propone di ridisegnare un approccio più razionale e sostenibile al concetto di mobilità nell’ottica di una crescita economica e favorendo le piccole opere utili.
I dodici articoli di cui consta il testo depositato a ottobre 2013 sono dedicati a una riconversione in chiave turistica dei paesaggi abbandonati ngggel nostro Paese.
La proposta di legge affronta in chiave olistica la tematica della mobilità: sia come ritorno a un ritmo di vita più umano e rispettoso dell’ambiente, sia come fonte sostenibile di lavoro.
In quest’ottica, il turismo sostenibile può creare i tanto agognati posti di lavoro e attirare finanziamenti e investimenti.
Come è possibile?
Non stiamo parlando di utopia ma di buone pratiche, sostenibili e remunerative, già in atto.
In Germania sono oltre 200 gli itinerari ciclabili a uso turistico, per una rete di più di 70.000 chilometri). In Olanda la rete LF-network si snoda per 4.500 km.
Tra le mete cicloturistiche più apprezzate, c’è la celeberrima pista ciclabile del Danubio: circa 300 km di alto fatturato e basse emissioni da Passau a Vienna.
In tutti i casi citati, sostenibilità ambientale e creazione di posti di lavoro coesistono.
Il cicloturismo in altri paesi è ormai un fenomeno positivo e assodato.
Si tratta in tutti i casi di opere che trainano l’economia locale in modo tangibile e a ridotto impatto ambientale.
Scorrendo gli articoli della proposta noterete anche l’istituzione di un apposito ufficio di pianificazione per la mobilità dolce.
Inoltre, la pdl va decisamente oltre, disegnando un piano di recupero preciso e fattivo per la rete ferroviaria dismessa.
Il problema delle reti ferroviarie dismesse in Italia è cogente tanto da aver dato luogo a un database.
Le piccole opere pubbliche salveranno l’Italia?
Il MoVimento dice sì: tanto è il patrimonio da tutelare, tante le pmi da salvare e i posti di lavoro a vocazione artigiana da incentivare.
Recuperare la tradizione in un’ottica economica sostenibile ci accompagnerà dolcemente anche nella transizione verso nuovi stili di vita.
Non a caso nei movimenti dal basso da tempo si tratteggia proprio un nuovo essere umano, che torna a forme di manualità dopo aver sperimentato la tecnologia: l’Homo faber (dal romanzo sul controverso rapporto tra umani e tecnologia di Max Frisch).
]]>Ritrovarsi all’interno di una comunità unita da un obiettivo comune fa percepire quanto l’atteggiamento verso i beni comuni stia cambiando. C’è più cura e attenzione per la natura e l’ambiente in cui viviamo, unito alla consapevolezza che alcune risorse stanno esaurendosi o che in ogni caso non sono infinite.
Il nostro gruppo in Commissione Ambiente s’interroga spesso su mobilità e trasporti, una tematica legata a stretto filo all’energia. A differenza di governo e vecchi partiti, che stanno cercando di godersi l’ultimo soffio di pseudo-vita che gli rimane, il MoVimento s’interroga sul futuro delle comunità in termini di sostenibilità e risparmio energetico.
Se non ripensiamo le nostre comunità adesso, domani sarà tardi per noi e per chi ci seguirà.
Per questo, il Movimento con i cittadini è arrivato persino a ridisegnare spazi di vita e socialità.
Per esempio perché non recuperare opere di mobilità non più utilizzate?
Pensiamo alle migliaia di km di ferrovie dismesse, alle strade abbandonate e ai sentieri dimenticati.
Oltre a risparmiare la nostra Terra da altro consumo di suolo, riflettiamo sulle conseguenze economiche che porterebbero le opere di riconversione di questi spazi.
Il risultato finale potrebbe dare molto lavoro alle pmi locali e impegnare modeste risorse pubbliche.
Ormai certi colossi della produzione auto, dopo averci violentato il portafogli (sia quello pubblico sia quello privato) si allontanano giorno dopo giorno dalla nostra penisola, lasciando una mentalità ancora troppo legata alla velocità e alla potenza dei mezzi di trasporto.
Per voi è importante arrivare subito o bene?
Diamo allora uno sguardo alle buone pratiche per il bisogno di rivedere le nostre abitudini in chiave sostenibile e di risparmio energetico, di suolo, economico.
Pensate che tra più Stati si può arrivare a ideare e realizzare una pista ciclabile di ben 300 km, come quella dalla tedesca Passau all’austriaca Vienna.
Avete capito bene, ripensare la mobilità oltre che all’ambiente farà bene anche alla nostra salute e al portafoglio!
Dopo questo confronto tra cittadini, abbiamo depositato una proposta di legge in merito alle mobilità dolce e al riutilizzo delle ferrovie dismesse.
Chi non crede a tutto questo lo troverete, spero non spesso, nella vita di tutti i giorni.
Rispondetegli così.
Progettare scenari sociali alternativi non è un sogno, ma significa costruire ponti dove altri vorrebbero che cadessimo in precipizi.
Mirko Busto capogruppo M5S VIII commissione Ambiente
]]>Con i colleghi portavoce saremo nelle piazze a incontrare i cittadini, che ormai stanno diventando un’onda travolgente e consapevole del loro essere parte di una comunità!
Tornerò in Piemonte per questi appuntamenti domenica 11 maggio.
ore 10 – Galliate (Novara) presso sala consiliare del Castello
Incontro con parlamentari, candidati europee, regionali, amministrative
Aggiornamenti via Twitter
Dalle 14.30 – Castelletto Ticino (Novara) presso parco comunale Sibilia (via Caduti per la libertà e via XXV Aprile)
Incontro con parlamentari, il candidato presidente Regione Piemonte Davide Bono e candidati amministrative
Evento dal Meet Up
Dalle 15.30 – Oleggio (Novara) presso piazza Martiri
Agorà a 5 Stelle con i portavoce Davide Crippa e Carlo Martelli, il candidato presidente Regione Piemonte Davide Bono, i candidati delle europee, regionali, amministrative
Evento Fb
Dalle 16 – Biella presso via Italia, all’altezza dell’Informagiovani
Agorà con candidati amministrative, regionali, europee.
Dalle 18 incontro con i parlamentari e con #davidebonopresidente
Evento Fb
Attivatevi e portate gli indecisi!
Mirko Busto – cittadino in parlamento
]]>Contributi vincolati contro le barriere architettoniche: dove sono finiti quei soldi?
Su segnalazione di una cittadina, abbiamo scoperto che nel Comune di Crescentino (Vercelli) per il biennio 2012-2013 non è stato possibile usufruire dei fondi vincolati per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
I soldi non ci sono, gli enti come al solito piangono… Ma dove è andato a finire il contributo, per giunta vincolato e dunque non distraibile?
Il fondo in oggetto, trasferito dal Ministero della Salute agli enti regionali e che vede i Comuni attivi nella fase di istruttoria, agevola chi intende eseguire l’installazione nella propria abitazione di alza tapparelle elettrici, accessione luce mediante fotocellule etc.
In una parola, “domotica”: la casa del futuro a misura di un essere umano con difficoltà motorie (potremmo esserlo tutti un giorno o per qualche tempo!).
Il Comune di Crescentino dice di non aver ricevuto alcunché dalla Regione, che a sua volta rimanda a Roma per chiarimenti.
Per questo, tramite un’interrogazione parlamentare, abbiamo chiesto al Ministero della salute e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di approfondire la vicenda.
Tra Stato, Regione e Comune davanti a quale “barriera” si sono fermati i finanziamenti?
Regione (al collasso) e Comune di Crescentino (a fine mandato) ci risponderanno prima?
I cittadini chiedono e prendono iniziativa, gli enti locali che fanno?
Confidiamo in una presa di responsabilità degli enti e nella pronta risposta dei ministri interpellati.
Mirko Busto – deputato M5S
]]>Oggi, 22 Aprile, é l’Earth Day, la Giornata della Terra.
Quella Terra che ci ospita e che ci nutre, proprio quella Terra che i nostri avi veneravano come Madre, consci del cordone ombelicale che li univa a lei e del nutrimento prezioso che ne traevano.
Sono consapevole di come oggi queste sembrino parole al vento e vaneggiamenti di un’altra epoca e facciano probabilmente sorridere.
Forse ci sentiamo troppo “avanti”.
Troppo lontani da un rapporto empatico – sinergico – mistico – VERO, con la nostra casa.
Il pianeta terra che James Lovelock chiamò Gaia, l’essere vivente di cui siamo parte più o meno consapevole.
O forse no….
Girando l’Italia incontro sempre più persone che lavorano per ristabilire una relazione più sana e sostenibile con la natura, persone che oggi appaiono forse ancora controcorrente ma che crescono di numero, inesorabilmente.
E non parlo della Green Economy, un concetto spesso cavalcato da chi vuole che tutto cambi in apparenza affinché nulla cambi nella sostanza. Spesso portato avanti dagli stessi elementi del vecchio sistema che sono stati responsabili del problema.
Parlo di chi vuole mettere in discussione il nostro modo di essere parte di questo pianeta, partendo da quello che ciascuno di noi può fare liberamente: cambiare il proprio stile di vita.
Ecovillaggi, orti sociali e frutteti urbani, guerrilla gardening, fattorie didattiche, transition towns, gruppi di acquisto solidale, gruppi di scambio dei semi, solo per citarne alcuni e tantissime altre iniziative dal basso con l’unico nobile fine di coniugare il nostro benessere con quello del pianeta.
E cosi, ad esempio, tanti cittadini si riappropriano di aree abbandonate, che fino a poco prima attiravano degrado e delinquenza. Le ripuliscono, piantano alberi e coltivano orti, creando spazi rigogliosi di vita culturale, oltreché naturale. La condivisione che si crea intorno a questi spazi comuni arricchisce quei luoghi sotto tutti i punti di vista, nondimeno quello sociale.
In un sistema impazzito che non sa dove andare a parare, queste cellule sane – che vanno crescendo esponenzialmente di numero – contribuiscono alla creazione di quel senso di comunità che la politica innanzitutto dovrebbe far proprio.
]]>L’uomo è infinitamente piccolo di fronte alla Natura, ma infinitamente grande se accetta di farne parte.
( Blaise Pascal: Filosofo matematico 1623-1662 )
In questi giorni in giro per il Piemonte ho incontrato, come sempre, tante splendide persone. Cittadini che si battono per riprendesi questo Paese ormai in macerie.
Persone veramente in gamba. Che da tempo sono attive e cercano di ricostruire quel senso di comunità che ormai abbiamo perso.
Che si informano e informano a loro volta i propri concittadini.
Che osservano i problemi che li circondano e poi studiano come risolverli.
Che hanno a cuore questo Paese e sono disposti anche a cambiare se stessi pur di vederlo rinascere.
Eppure devo dirvi una cosa.
Ho parlato con tante persone come queste. Persone di grande valore, che hanno deciso di non candidarsi alle elezioni.
Sento spesso frasi come: “Ci sono altri più in gamba di me”. “Io sono troppo timido, non ce la farei”.
Rispetto le decisioni di ciascuno, ma forse il problema è che per troppo tempo hanno cercato di convincerci che non siamo all’altezza.
Noi cittadini/sudditi dovevamo solo votare, al massimo seguire i nostri padroni/beniamini in TV e poi pensare a distrarci.
A noi ci avrebbero pensato i “professionisti della politica”.
Bene. Avete visto tutti come ci hanno pensato bene? Come hanno ridotto questo Paese?
Ora basta!
RIPRENDIAMOCI L’ITALIA!
E cominciamo dal Piemonte!
Mirko Busto – cittadino portavoce alla Camera dei deputati
]]>Gli enti locali alla fine del mese torneranno a esprimersi sull’ampliamento della discarica di Torrazza Piemonte.
La Provincia di Torino ha convocato la seconda seduta della Conferenza dei Servizi, cui parteciperanno come uditrici anche alcune associazioni locali.
Sempre in tema discarica, dal 6 febbraio a oggi, dopo una richiesta formale via mail seguita da telefonate, non ho ancora ottenuto una risposta dall’azienda gestrice circa un sopralluogo alla stessa discarica, nonostante la questione sia sentita a livello locale e rappresenti una tema ambientale d’interesse per il Piemonte e l’intera Italia.
Oltre alla discarica, il territorio torrazzese è inoltre “stressato” da numerosi altri carichi ambientali (centrale a biomasse, cave di fornaci dismesse, il vicino deposito nucleare di Saluggia).
Assieme ad attivisti locali e al M5S regionale e nazionale, chiediamo all’azienda una risposta chiara e univoca circa la richiesta di visita, per comprendere la reale volontà della stessa di rendere partecipi i cittadini di un processo decisionale trasparente.
Mirko Busto – portavoce M5S Camera dei deputati
]]>A novembre scorso, ospite dei comitati e cittadini locali, con altri colleghi portavoce avevo effettuato un sopralluogo dell’area constatando il degrado della zona, l’esistenza di enormi discariche in attività e ancor più grandi cave con scarsissime opere di ripristino.
Recentemente, a seguito della presentazione alla Provincia di Biella di due nuovi progetti di cave, ho richiesto di poter partecipare alla Conferenza dei Servizi come uditore e di effettuare un incontro con il proponente.
Un primo incontro pubblico si terrà domani pomeriggio (11/03/2014) presso la Provincia di Biella.
Di seguito il comunicato di Movimento Valledora: un invito ad attivarsi per associazioni e cittadini!
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Appuntamento mercoledì 12 alle 9.15 a Cavaglià, davanti al Municipio
Nelle settimane scorse è stato presentato alla Provincia di Biella il progetto di rinnovo e ampliamento della ditta Valledora S.p.a. per l’attività estrattiva in territorio di Cavaglià (Bi).
Come da nostra abitudine, abbiamo esaminato con attenzione i documenti presentati e abbiamo espresso, come cittadini, le nostre perplessità, di cui le principali sono:
- l’enormità della quantità interessata, al momento sono autorizzati 6,5 milioni di mc, di cui restano da scavare 2,6 milioni di mc; nonostante questo residuo viene richiesto un ampliamento di 1,5 milioni di mc.
- la situazione dei ripristini, non ancora effettuati interamente, neanche con le piantumazioni perimetrali di alberi o arbusti;
- le ripercussioni sulla falda acquifera (ricordiamo che questa è un’area di ricarica delle falde utilizzate per il consumo potabile) di uno scavo con profondità di 30 metri e con un’estensione di 436.000 metri quadri che si va ad aggiungere alle altre cave (e discariche!) della zona;
Auspichiamo che vengano effettuati dei controlli specifici sulla conduzione della cava (profondità, pendenza pareti, osservanza del piano di scavo), sui ripristini ambientali e che, in caso di mancanze, vengano riscosse le fidejussioni.
In termini generali, come sempre, poniamo ai nostri amministratori il problema del consumo di suolo, della tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti e della salvaguardia dell’economia agricola locale, oltre alla necessità di applicare gli strumenti di pianificazione già previsti (Piano tutela delle acque, Piano territoriale provinciale, Piano paesaggistico regionale).
Abbiamo espresso tutte le nostre perplessità in un documento (reperibile sul sito del Movimento Valledora) che è stato presentato alla Provincia di Biella nei giorni scorsi. A tale relazione si sono aggiunte le osservazioni presentate da Pronatura Piemonte, Legambiente Biella, Coor.di.te Novara (Coordinamento per la difesa del territorio), Movimento 5 Stelle, in particolare l’On. Mirko Busto e il Consigliere regionale Davide Bono.
Invitiamo la presa di posizione di altre Associazioni e di altre formazioni politiche interessate a tenere l’attenzione sul problema dell’escavazione, ormai fuori controllo nella nostra zona.
Con l’occasione informiamo che Movimento Valledora sarà presente, con coloro che hanno mandato documenti di osservazione al progetto, martedì 11 marzo presso la Provincia di Biella per l’incontro con la ditta escavatrice.
Si ricorda che i cittadini interessati a unirsi a noi per la tutela del territorio, della salute e dell’economia della zona possono scrivere a [email protected].
]]>Piccoli imprenditori suicidi, altri che non ce la fanno più e lanciano lo sciopero fiscale. Alla luce di questi recenti fatti, sarò presente a una serata pubblica di M5S Vercelli per trattare il tema lavoro ed economia.
Gli interventi, concreti e puntuali, tratteranno il tema lavoro ed economia entrando in dettagli tecnici su temi specifici (green jobs, IVA, microcredito, burocrazia).
L’evento si terrà stasera, Venerdì 7 Marzo 2014, presso il salone Soms di via Francesco Borgogna 38 a Vercelli.
Dalle ore 21 si alterneranno gli interventi di attivisti ed esperti del settore, tra cui anche quello del collega portavoce Mattia Fantinati, attivo nella X Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo.
Video integrale interventi a cura di Galliate a 5 Stelle
Sabato 8 marzo sarò ancora sul territorio piemontese.
ore 10.30 – c/o piazza Dante Chieri (Torino). Banchetto a 5 Stelle per dialogare con i cittadini (evento Fb)
ore 13.00 – incontro con gli attivisti di Castiglione Torinese (Torino)
ore 15.00 – incontro con gli attivisti di Casale Monferrato (Alessandria)
Facciamo rete online e sul territorio!
Mirko Busto – deputato M5S
]]>Bioraffineria Crescentino (Vercelli): vi ricordate quando, dopo aver richiesto una visita, eravamo stati considerati alla stregua di ospiti sgraditi nell’area dove sarà prodotto biocarburante unico al mondo?
Il mese scorso, complice l’interesse di un attivo comitato di cittadini, la stampa piemontese ha dato spazio alla singolare vicenda.
Magicamente, le porte della bioraffineria di Crescentino si sono aperte e domani varcherò quella soglia!
Di seguito il comunicato stampa inviato ai media piemontesi per la giornata di domani.
Bioraffineria Crescentino – visita Mirko Busto M5S _ Sabato 22 Febbraio
Il deputato Mirko Busto (capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente alla Camera) a novembre dello scorso anno ha chiesto di visitare la bioraffineria Mossi-Ghisolfi di Crescentino. Una visita che aveva lo scopo di approfondire il funzionamento dell’impianto già oggetto di un’interrogazione del consigliere regionale M5S Davide Bono.
Grazie all’interessamento di opinione pubblica e media, l’azienda ha recentemente cambiato parere rispetto all’iniziale diniego.
La visita si svolgerà nella mattinata di questo sabato 22 febbraio.
Gli altri eventi del deputato sul territorio piemontese durante la giornata di Sabato:
Ore 16 – Arborio (Vc) c/o salone polivalente – Sul tema tablet nella scuola primaria locale, verranno illustrati i risultati del primo periodo di sperimentazione del progetto di digitalizzazione testi scolastici, ma si parlerà anche delle criticità affrontate e delle prospettive future. Saranno presenti il consigliere comunale M5S Raffaele Vota, ideatore del progetto, il coordinatore didattico professor Antonino Reitano, l’informatico Andrea Tosone.
Ore 21 – Torrazza Piemonte (Torino) c/o salone comunale – Serata di incontro con la cittadinanza sulle tematiche ambientali del territorio. In particolare, sarà trattato il tema della discarica locale, sul cui ampliamento dovrà pronunciarsi la provincia di Torino e su cui M5S ha presentato un’interrogazione parlamentare. Sarà presente il senatore Marco Scibona e il consigliere regionale Davide Bono.
Nel primo pomeriggio, inoltre, Mirko Busto sarà presente – in primis come cittadino – per dare sostegno alla manifestazione No Tav di Vercelli.
Mirko Busto capogruppo M5S VIII commissione Ambiente
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