Da Taranto alla Camera – Arriverà domani in Aula l’atteso decreto legge 136 contenente disposizioni sulla Terra dei Fuochi e sull’Ilva di Taranto.
Oggi ci troviamo in Commissione Ambiente per votare gli emendamenti al testo che avrebbe la finalità di fronteggiare le emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate, almeno stando al titolo Decreto governativo.
Come detto nel video, insieme a Massimo De Rosa e di comune accordo con gli altri membri colleghi, questo decreto non ci piace ed è manchevole in molte parti.
Nel mese di dicembre, in audizione in commissione e ricevendo pareri da esperti e associazioni di cittadini, ci siamo resi conto che la tutela della salute dei cittadini non compare tra le priorità di questo testo che comunque ha la pretesa di affrontare una situazione emergenziale, quando di fatto si discute di queste problematiche ormai da anni, parlare ancora di emergenza ci sembra perlomeno fuorviante.
Anche rispetto alla situazione tarantina, da cittadino e dopo aver incontrato tanti pugliesi in questi giorni (a Taranto, Lizzano, San Marzano, Maruggio) credo che ancora una volta sia profondamente sbagliata l’impostazione data dal Governo.
In estrema sintesi mi sembra di rilevare una visione fredda e da vecchia politica che tende a preservare se stessa e a tutelare grandi gruppi economici per motivi meramente economici piuttosto che risolvere i problemi esistenti con particolare cura dell’ambiente e della salute delle persone.
Noi non molliamo e i risultati già si vedono, visto che in una delle ultime dichiarazioni sul decreto si nomina la parola salute che il M5S ripete da giorni.
Uno degli emendamenti a 5 Stelle giudicati inammissibili riguardava proprio l’istituzione del registro tumori e delle analisi epidemiologiche in Campania!
Prima ci hanno deriso, adesso lo stesso Bratti (PD) ammette l’importanza (sempre nel finale dell’articolo linkato poco sopra) del coinvolgimento del Ministero della Salute ! E questo è uno dei punti sui quali i comitati e le associazioni di cittadini hanno posto l’accento, ossia il fatto che il decreto ha completamente oscurato l’aspetto sanitario, e che invece dovrebbe rappresentare un aspetto preminente se teniamo conto delle gravi malattie che hanno colpito le zone interessate a seguito dell’inquinamento selvaggio.
Anche questo dato per ribadire che stiamo cercando al massimo grado di portare la voce dei cittadini nelle istituzioni con le parole più importanti per una comunità umana: salute, cibo, ambiente.
Non perdere di vista l’umanità e l’interesse collettivo nella gestione dei beni comuni: solo i cittadini e non una classe politica corrotta possono mettere in pratica questo valore indispensabile!
Domani sarete in aula con noi?
Mirko Busto capogruppo M5S VIII commissione Ambiente