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Torna EcoFuturo, e io ci sarò!

Da domani inizia EcoFuturo, il Festival delle EcoTecnologie e dell’Autocostruzione che, giunto alla sua seconda edizione, è ancora più ricco di quella precedente. E indovinate un po’? Quest’anno ci sarò anch’io. L’evento andrà avanti fino al 6 settembre, e si svolgerà in un posto decisamente bello: l’associazione culturale di Jacopo Fo, Alcatraz, che si trova tra Gubbio e Perugia.

Ricordate? Ne avevamo parlato a marzo in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati del Libro bianco della rivoluzione dell’energia e dell’economia del nostro paese. E fra un paio di giorni, tornerò a incontrare Jacopo Fo, Michele Dotti e gli altri amici di EcoFuturo per vedere un’Italia migliore: quella di cui ovviamente i nostri giornali e quotidiani nazionali cialtroni non parlano mai.

Nel mio intervento, che si terrà mercoledì 2 settembre, contribuirò alla tavola rotonda sul “‎vivere e abitare”, e presenterò il percorso di una legge per gli ecovillaggi.

Ma ci sarà ben di più, durante questa settimana. EcoFuturo è infatti un’iniziativa finalizzata alla condivisione e alla diffusione di nuovi modi di pensare e utilizzare le tecnologie, e spazia dalla mobilità sostenibile all’energia alternativa, dalle case ecologiche al risparmio energetico, fino a tutto quel che riguarda le tecnologie dolci, l’open source, il riuso e il riciclo, e molto altro.

“L’idea di questo Festival nasce da una lettura precisa della nostra realtà che con Jacopo e gli altri promotori abbiamo condiviso”, spiega Michele Dotti, tra gli organizzatori di EcoFuturo: “Siamo convinti che in Italia si trovino risorse straordinarie e spesso sconosciute nei vari ambiti dell’ecologismo: dalla ricerca all’impresa, dall’associazionismo alle esperienze amministrative, dall’impegno per i propri territori alla cooperazione internazionale”.

“La qualità dei partecipanti e le novità che presenteremo sia sul piano delle tecnologie sia per le iniziative che verranno lanciate in vari settori, ci fanno sperare che da questo evento scaturirà un’ondata di rinnovamento spinta dal basso, da quel movimento poco visibile che è impegnato a costruire macchine e sistemi per un futuro migliore”, dice invece Jacopo Fo: “Possiamo scardinare il vecchio sistema perché è superato e antieconomico oltre che ingiusto. E lo possiamo fare se ci mettiamo insieme a pensare e agire”.

Come dice Jacopo, per una settimana “spariremo da questo continuum temporale e faremo irruzione nel futuro! Ce ne andiamo a vedere come sarà”. E quello che vedremo, ne sono certo, sarà molto meglio delle trivelle, dello Sblocca Italia, di Mafia Capitale e di tutto lo schifo che siamo costretti a sorbirci ogni giorno.

Ci vediamo là!

 

Qui il programma del Festival. Per maggiori informazioni e adesioni, scrivete invece a [email protected]