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Vegetariani e vegani in aumento, ma per il Governo non esistono

Italiani sempre più attenti all’alimentazione e al benessere. Lo dicono i numeri, in particolare quelli del Rapporto Italia 2016 dell’Eurispes che sottolineano come nel nostro Paese vegetariani e vegani siano in continua crescita e che per la maggior parte si tratti di una scelta legata alla salute.

I vegetariani sono arrivati a superare il 7% della popolazione a cui si somma un altro 1% di italiani che ha deciso di dire no ai derivati animali in generale. Non solo carne o pesce quindi ma anche formaggi, latte, uova, miele vengono esclusi da un numero sempre maggiore di persone. Sommando le due pratiche si arriva a un buon 8% di italiani che sta mettendo in discussione la dieta “tradizionale”.

La maggior parte lo fa per ragioni di salute e benessere (il 46,7% secondo i dati Eurispes), mentre per altri la motivazione dominante è data da questioni etiche nei confronti degli animali (il 30%) o dell’ambiente (il 12%). Sta di fatto che, qualsiasi sia il motivo, il numero di persone che intraprende questa strada è considerevole e in continuo aumento.

Proprio per tutelare queste scelte noi del Movimento 5 Stelle abbiamo presentato una proposta di legge che garantisce a chiunque la libertà di scegliere come mangiare anche nei luoghi pubblici.

Troppo spesso, infatti, ospedali, mense pubbliche, scuole e uffici calpestano i diritti di una fascia di popolazione sempre maggiore. Per noi prevedere la possibilità di scegliere menù senza derivati animali per dare anche a vegani e a vegetariani la possibilità di veder rispettata la propria scelta alimentare è un atto di civiltà e di libertà. Purtroppo per questo Governo non è così.

In altri paesi invece tutto ciò è normalità. Proprio in questi giorni, per esempio, la commissione per i diritti umani dell’Ontario ha attribuito al veganismo lo status di diritto umano. Qui nessuno potrà più essere forzato a mangiare prodotti animali contro la propria volontà. E’ un fatto importante: fino ad oggi, infatti, questo diritto era garantito solo a chi manifestava un credo religioso, adesso invece anche chi ha abbracciato questo credo per motivi etici, salutisti o spirituali potrà vederlo rispettato.

Una realtà lontana anni luce dalla situazione italiana per cui, purtroppo, ancora oggi nei luoghi pubblici non c’è rispetto per le scelte alimentari degli individui. Per fortuna – come dicono i dati – vegani e vegetariani sono sempre di più e presto non sarà più possibile neanche per questo Governo accantonare questi numeri e continuare a privare così tanti cittadini di un diritto che dovrebbe essere fondamentale: quello di scegliere come nutrirsi.

La nostra proposta di legge è sul tavolo. Restiamo in attesa dei commensali.

 

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