Salute

Cibo vegetale come farmaco

Sul tema Salute e alimentazione, riceviamo e pubblichiamo il parere di un’esperta che si è interessata alla proposta di legge M5S

Dite la vostra sull’importanza delle mense sostenibili per un’alimentazione più variata e salutare.

Il testo è ancora online per altri sette giorni su LEX!

Le malattie croniche, come diabete, malattie cardiovascolari e cancro, sono responsabili della maggior parte delle morti e delle disabilità nei Paesi Occidentali e ormai anche nelle nazioni in via di sviluppo; un tema centrale è quindi la messa in atto di interventi per la prevenzione di tali malattie e delle disabilità conseguenti.

Queste patologie sono dette “cronico-degenerative”, ovvero a lenta insorgenza, e “multifattoriali”, poiché sono numerosi i fattori che concorrono al loro sviluppo.

Questa terminologia lascia comprendere quanto le abitudini alimentari, e in generale lo stile di vita, nel lungo periodo, sia in grado di influenzare, positivamente o negativamente, l’insorgenza di queste malattie.

Le linee guida nazionali ed internazionali per un’alimentazione salutare raccomandano, a scopo preventivo, il consumo regolare e abbondante di alcuni alimenti che rappresentano delle fonti privilegiate di sostanze che favoriscono una riduzione del rischio di incidenza delle malattie sopracitate.

È inoltre noto, che la maggior parte dei composti che svolgono un ruolo protettivo nei confronti delle patologie croniche, è contenuta negli alimenti di origine vegetale. Pertanto, le raccomandazioni istituzionali sono d’accordo nel dichiarare che una dieta salutare dovrebbe essere composta per almeno due terzi da alimenti di origine vegetale.

Ecco alcuni esempi online:
http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-eating-plate/
http://nut.entecra.it/648/linee_guida.html

È importante comprendere che le raccomandazioni istituzionali per la prevenzione delle malattie croniche attraverso la nutrizione, nascono dall’analisi e dalla valutazione di numerose ricerche e pubblicazioni scientifiche, quindi sono ritenute maggiormente attendibili, se confrontate con i risultati di un singolo studio. Inoltre, queste valutazioni, sono realizzate da team di esperti, che comprendono medici, ricercatori ed epidemiologi da tutto il mondo, che collaborano per avere una visione d’insieme delle evidenze scientifiche.

Ad esempio, un riferimento internazionale per la prevenzione oncologica, è rappresentato dal World Cancer Research Fund, che ha creato una rete tra più di 150, tra ricercatori, medici ed epidemiologi, che hanno valutato più di 7.000 studi scientifici ed infine hanno classificato le evidenze riguardo alcuni gruppi di alimenti e il rischio oncologico.

Gli esperti hanno classificato i risultati in quattro livelli: “evidenze convincenti”, “evidenze probabili”, “evidenze limitate” e in un ultimo livello che raccoglie gli effetti per i quali l’evidenza di associazione con il tumore è altamente “improbabile”. Le evidenze convincenti e probabili sono alla base delle raccomandazioni.

In italiano le trovate qui.

Le evidenze risultate convincenti sono numerose, ad esempio è emerso che consumare 25-30 grammi di fibra al giorno, rappresenta un fattore protettivo per l’insorgenza del tumore del colon (il tumore più frequente nella nostra popolazione, fonte Airc).

Per raggiungere questi quantitativi di fibra, non è sufficiente consumare frutta e verdura, ma è necessario assumere almeno una porzione al giorno di cereali integrali, e consumare legumi frequentemente (fonte World cancer research found).

Per maggiori informazioni: Diet and cancer
Link in italiano: Airc

Dottoressa Francesca Ghelfi, nutrizionista

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