A seguito della pubblicazione di un bando IRES piuttosto specifico e per addetti ai lavori, gli stessi cittadini hanno deciso di mettersi in gioco e proporre idee e soluzioni agli enti locali.
Le fini sabbie della Valledora hanno fatto gola a molti per le cave e, dopo l’opera estrattiva, per le discariche.
Il recupero di quest’area è possibile se si ascoltano le idee disinteressate che arrivano dal basso.
Facciamo rete seguendo questa brillante idea!
Leggi tutta la storia su Movimento Valledora
]]>Dopo otto anni, cioè dall’approvazione del progetto di bonifica, non vi sono risultati soddisfacenti, anzi diremo che la situazione è molto preoccupante e non lascia dormire sonni tranquilli ai cittadini.
Nel corso della penultima conferenza servizi, tra Provincia di Vercelli e ditta incaricata della bonifica, è stato rivelato che la falda acquifera sottostante ha mostrato tracce di ammoniaca e metalli pesanti.
Al termine bonifica si è preferito sostituire quello di messa in sicurezza permanente!
Se la discarica poteva “guarire”, adesso è spacciata diventando di fatto (ahinoi!) una “malata cronica”!
Sulla vicenda, secondo quanto riportato dalla stampa, è anche in corso un’indagine della Procura di Vercelli.
Del resto lo abbiamo ormai capito, intorno a cave e discariche si muovono spesso interessi di parte, veri e propri business che fregandosene di salute e garanzie ambientali puntano al puro profitto: si scava per le prime e si interrano rifiuti con le seconde!
Non ci vuole molto a comprendere che, senza un’adeguata opera di bonifica, in una discarica la terra ed i liquidi di scarto vengono a contatto ed il pericolo di inquinamento della falda acquifera è altissimo, se non certo.
I rischi di ricaduta sulla salute umana sono più che evidenti. Per questo abbiamo interrogato i Ministri competenti per capire se hanno elementi in relazione alla situazione della falda acquifera di cui in premessa e, considerato lo stato dei luoghi, se non si ritenga opportuno promuovere una vera e propria indagine epidemiologica.
Qui il link all’interrogazione.
Notiamo con viva soddisfazione che anche i media locali mostrano interesse verso l’Ambiente, come testimoniano i numerosi articoli apparsi sul tematica in oggetto:
La Stampa online del 05 giugno 2014
InfoVercelli24 online del 05 giugno
Corriere Eusebiano online del 06 giugno 2014
Notizia Oggi Vercelli 07 giugno 2014
In tal senso ritengo molto importante il lavoro di rete svolto sul territorio con gli amministratori locali e con i neoconsiglieri regionali a 5 Stelle, nonché con gli attivisti M5S della bassa vercellese e con il solido e sempre attento Movimento Valledora.
Andiamo avanti per il bene di tutti!
Abbraccio
Mirko Busto Capogruppo M5S VIII commissione Ambiente
A novembre scorso, ospite dei comitati e cittadini locali, con altri colleghi portavoce avevo effettuato un sopralluogo dell’area constatando il degrado della zona, l’esistenza di enormi discariche in attività e ancor più grandi cave con scarsissime opere di ripristino.
Recentemente, a seguito della presentazione alla Provincia di Biella di due nuovi progetti di cave, ho richiesto di poter partecipare alla Conferenza dei Servizi come uditore e di effettuare un incontro con il proponente.
Un primo incontro pubblico si terrà domani pomeriggio (11/03/2014) presso la Provincia di Biella.
Di seguito il comunicato di Movimento Valledora: un invito ad attivarsi per associazioni e cittadini!
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Appuntamento mercoledì 12 alle 9.15 a Cavaglià, davanti al Municipio
Nelle settimane scorse è stato presentato alla Provincia di Biella il progetto di rinnovo e ampliamento della ditta Valledora S.p.a. per l’attività estrattiva in territorio di Cavaglià (Bi).
Come da nostra abitudine, abbiamo esaminato con attenzione i documenti presentati e abbiamo espresso, come cittadini, le nostre perplessità, di cui le principali sono:
- l’enormità della quantità interessata, al momento sono autorizzati 6,5 milioni di mc, di cui restano da scavare 2,6 milioni di mc; nonostante questo residuo viene richiesto un ampliamento di 1,5 milioni di mc.
- la situazione dei ripristini, non ancora effettuati interamente, neanche con le piantumazioni perimetrali di alberi o arbusti;
- le ripercussioni sulla falda acquifera (ricordiamo che questa è un’area di ricarica delle falde utilizzate per il consumo potabile) di uno scavo con profondità di 30 metri e con un’estensione di 436.000 metri quadri che si va ad aggiungere alle altre cave (e discariche!) della zona;
Auspichiamo che vengano effettuati dei controlli specifici sulla conduzione della cava (profondità, pendenza pareti, osservanza del piano di scavo), sui ripristini ambientali e che, in caso di mancanze, vengano riscosse le fidejussioni.
In termini generali, come sempre, poniamo ai nostri amministratori il problema del consumo di suolo, della tutela dell’ambiente e della salute degli abitanti e della salvaguardia dell’economia agricola locale, oltre alla necessità di applicare gli strumenti di pianificazione già previsti (Piano tutela delle acque, Piano territoriale provinciale, Piano paesaggistico regionale).
Abbiamo espresso tutte le nostre perplessità in un documento (reperibile sul sito del Movimento Valledora) che è stato presentato alla Provincia di Biella nei giorni scorsi. A tale relazione si sono aggiunte le osservazioni presentate da Pronatura Piemonte, Legambiente Biella, Coor.di.te Novara (Coordinamento per la difesa del territorio), Movimento 5 Stelle, in particolare l’On. Mirko Busto e il Consigliere regionale Davide Bono.
Invitiamo la presa di posizione di altre Associazioni e di altre formazioni politiche interessate a tenere l’attenzione sul problema dell’escavazione, ormai fuori controllo nella nostra zona.
Con l’occasione informiamo che Movimento Valledora sarà presente, con coloro che hanno mandato documenti di osservazione al progetto, martedì 11 marzo presso la Provincia di Biella per l’incontro con la ditta escavatrice.
Si ricorda che i cittadini interessati a unirsi a noi per la tutela del territorio, della salute e dell’economia della zona possono scrivere a [email protected].
]]>Un quadro tetro quello tratteggiato dalla stampa locale in data odierna. Dopo alcuni decenni di servizio, in queste ore è stata apparentemente posta la parola fine all’attività dell’impianto, con il suo definitivo spegnimento.
Si tratta di una fine apparente, perché l’indifferenziato che arriverà a Vercelli dovrebbe essere trattato a Cavaglià (impianto di produzione ecoballe e discarica).
Oppure chissà, quando l’attenzione dell’opinione pubblica sarà scemata, l’indifferenziato sarà disintegrato nei forni dei cementifici, strutture meno controllabili di un inceneritore perché gestite da privati.
Rifiuti nei cementifici? In Italia si può, grazie al decreto Clini del marzo 2013 e al governo di centrosinistra Monti.
Maura Forte, candidata sindaco per le imminenti amministrative vercellesi, pare aver dimenticato questo “regalino” della sua stessa scuderia, perché in un’intervista dichiara che si occuperà di “inceneritore e polveri sottili nell’aria”.
Anche in questo caso notiamo che il PD si comporta come un cavallo imbizzarrito e confuso, che scalcia in una direzione e solleva la testa da un’altra.
O nella migliore delle ipotesi, una distanza siderale divide la base locale dai “piani alti” del proprio partito d’appartenenza e anche dal presidente del consiglio.
Matteo Renzi è da sempre a favore degli inceneritori e nemico di chi si batte per tutelare la salute dei cittadini. Basti ricordare le accuse lanciate al medico oncologo Patrizia Gentilini (video online sul sito www.vercelli5stelle.it).
Altra nota dolente, che annerisce un quadro e un cielo già di per sé tetro nel vercellese, è quella riguardante la condizione dei lavoratori in forza a questa piccola cittadella degli orrori (ricordate che l’inceneritore è stato anche teatro di una giovane morte bianca?).
Anche in questo caso, da parte delle istituzioni locali, de-umanizzate dal loro ruolo di apportatrici di servizi utili alla cittadinanza, arrivano solo faciloneria e pressappochismo: i lavoratori sembrano quasi trattati alla tregua di rifiuti, nel migliore dei casi alcuni di essi saranno ricollocati come autisti in marcia verso la “fossa” di Cavaglià.
Una sorte, quella di una macchina obsoleta e fuori tempo, che si poteva prevedere e su cui il M5S a livello nazionale e locale, assieme all’apporto di cittadini e associazioni del territorio, fa sentire la sua voce per immaginare e attuare un futuro più sostenibile.
Sotto gli occhi di tutti, anche il fatto che il revamping dell’inceneritore è stato uno spreco di denaro pubblico.
Oggi più che mai, alla luce di quanto sopra esposto, assieme agli attivisti locali ho sollecitato una risposta al neo ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi in merito alla bonifica dell’area e al futuro della mia città.
Link interrogazione
Mirko Busto – deputato M5S
]]>Dopo la bioraffineria di Crescentino, questo sabato tornerò sul territorio per una visita all’impianto di produzione ecoballe presso la discarica di Cavaglià, oggetto a novembre di uno Spazzatour a cinque Stelle.
Gli altri eventi dove sarò presente sul territorio piemontese questo sabato:
Ore 14 – c/o bar “Life” via La Marmora 23, Cossato (Biella). Incontro con gli attivisti locali del gruppo di Cossato.
Ore 16 – Biella c/o Museo del Territorio (via Quintino Sella, Biella – Chiostro di San Sebastiano). Presentazione del programma M5S Biella per un Comune a 5 Stelle in vista delle imminenti amministrative. Interverranno anche il portavoce al Senato Alberto Airola, il consigliere regionale Davide Bono, il candidato sindaco e portavoce M5S Biella Antonella Buscaglia.
Ore 18.30 – Vercelli c/o “Al Barotto” corso De Rege. Apericena con i cittadini per fornire informazioni di prima mano su quanto accade in Parlamento e per raccogliere proposte e idee dalla cittadinanza. Ampio spazio sarà dato anche alla tematica lavoro, economia e nuove professioni. L’incontro anticipa un convegno sugli stessi temi, organizzato da M5S Vercelli per la sera di venerdì 7 marzo c.m. con la mia partecipazione e quella del portavoce alla Camera Mattia Fantinati.
Evento Fb Biella
Evento Fb Vercelli
Evento Fb convegno lavoro
Mirko Busto – deputato M5S
]]>Il nuovo disegno di legge regionale presentato dalla Giunta piemontese riguardo alle cave ha sollevato parecchie perplessità, sia nel Movimento5Stelle – rappresentato in Regione da Davide Bono – che nei Comuni già sede di cave. Si tratta di un provvedimento a nostro avviso sciagurato che per favorire le attività estrattive prevede semplificazioni nelle procedure, proroghe delle autorizzazioni ed un forte abbassamento delle già modiche tariffe di escavazione.
Queste proposte, al momento all’esame della Commissione consiliare competente, non possono che preoccupare chi conosce bene la situazione in cui versa il territorio della Valledora, dove negli ultimi decenni l’intensa attività estrattiva si è intersecata con quella dello stoccaggio di rifiuti in discariche urbane ed industriali che si stanno gradualmente sostituendo alle cave più vecchie, e che a loro volta hanno favorito la proliferazione di attività correlate alla lavorazione dei rifiuti – ed abbiamo constatato di persona durante il recente “SpazzaTour” organizzato dal gruppo 5stelle di Biella.
Proprio sulla particolare situazione di Valledora il nostro Consigliere regionale Davide Bono ha presentato una interrogazione a risposta immediata, nella quale ha chiesto alla Giunta a che punto fosse il “Piano strategico per l’area della Valledora” annunciato nel 2008.
L’Assessore Vignale ha risposto citando uno studio redatto nel novembre 2012, precisando che allo stato attuale è stato realizzato solo il quadro conoscitivo per la redazione del Piano strategico.
Per quanto riguarda la pianificazione sarebbe prevista una modifica dell’art. 2 della legge regionale 69 del 1978, quella attualmente vigente in materia di cave, che permetterebbe di addivenire ad un Piano regionale. Sarebbe inoltre previsto l’aggiornamento degli studi che avevano portato allo strumento di programmazione del 2000 (DPAE), al quale avrebbero dovuto far seguito i piani provinciali.
Giunti a questo punto, i cittadini della Valledora non si accontentano più dei proclami, e vogliono vedere i fatti concreti. Anche in relazione a quanto detto non è accettabile discutere di semplificazioni per le attività estrattive in assenza di una pianificazione che si attende da tempo.
]]>Sabato 26 ottobre 2013, a Santhià (Vercelli), si è svolto un convegno sulla gestione ottimale dei rifiuti.
Presenti anche numerosi amministratori di enti locali, tra cui il direttore Covevar che è stato invitato a prendere in considerazione la proposta del Coordinamento regionale rifiuti Piemonte Carp.
Per il M5S, oltre al mio intervento sugli argomenti rifiuti zero, ambiente, salute , hanno dialogato con il folto e interessato pubblico in sala Davide Bono, consigliere Regione Piemonte, e Raffaele Vota, consigliere comunale ad Arborio (Vercelli).
Durante la mattina, si è tenuto anche un collegamento via internet con oggetto i rifiuti della discarica di Malagrotta in Piemonte.
Sul tema, Davide già alcuni giorni fa si era impegnato in Regione in un’interrogazione a risposta immediata.
Interrogazione Regione Piemonte Davide Bono
Buone cose !
Cittadino 5Stelle – Dep. Mirko Busto
]]>Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire
Eh si… basterebbe poter sorvolare l’area suddetta per accorgersi di quello che sta accadendo da quelle parti.
Per aiutarvi nell’impresa vi diciamo che l’area Valledora è compresa fra i Comuni di Cavaglià (Biella) ed Alice Castello, Tronzano Vercellese e Santhià in Provincia di Vercelli.
Una terra che fino a qualche decennio fa offriva frutteti, in prevalenza meleti, ma che nel corso degli anni ha subito una trasformazione a dir poco scioccante durante la quale si è progressivamente formata un’alta concentrazione di attività estrattive a cielo aperto con relative industrie per la lavorazione dei materiali da cava e produzione di prodotti cementieri.
Non paghi, a queste attività si sono aggiunte quelle dello stoccaggio di rifiuti in discariche che si stanno gradualmente sostituendo alle cave più vecchie e che a loro volta hanno favorito la proliferazione di attività correlate alla lavorazione dei rifiuti. Per dirla in breve un Blade Runner in salsa Gomorra…
Alcuni dati tecnici:
Al momento sono presenti
- nr. 4 discariche attive per rifiuti urbani, industriali ed inerti, per un totale di circa mc 3.400.000;
- nr. 2 discariche esaurite (di cui una sta rilasciando percolato nel suolo, in bonifica a carico della Regione);
- numerose cave che si estendono per un totale autorizzato di circa mc 25.000.000
La concentrazione di queste attività è tale da aver comportato nel luogo di massima presenza a cavallo fra Cavaglià, Alice Castello, Santhià e Tronzano Vercellese la nascita di una striscia di terra disposta ad elle di oltre 3 chilometri ininterrotti di cave e discariche. Le cave sono ormai giunte a delimitare parte delle statali Cavaglià-Alice Castello (SS593) e Cavaglià-Santhià (SS143).
Uno dei punti più interessanti della vicenda è che questi fantastici luoghi rimangono nascosti alla vista della popolazione a causa della presenza di terrapieni e piantumazioni applicate sui lati fiancheggianti le strade di scorrimento statali e comunali. Per cui chi volesse fare la passeggiata perlustrativa non troverebbe soddisfazione, ossia non vedrebbe tutto il bello che si racchiude in quei kilometri di buche e rifiuti.
Una vaga idea è possibile farsela nel consultare le immagini satellitari accessibili a chiunque anche sul WEB.
Tuttavia noi, amanti del cinema e dei regali abbiamo sorvolato l’area con un nostro potente mezzo meccanico, proveniente direttamente dallo storico set di Blade Runner… ecco cosa abbiamo visto..
“cose che voi umani…”
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